Concia contro Bindi: insulti e pesci in faccia

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Di Massimo Mele il 14 Marzo 2011. Nessun commento

Il giornale online Gay Freedom la mette così: «Concia difende le coppie gay, la Bindi la massacra, il Pd tace». E la storia fa il giro del web

Paola Concia con la ministra Mara Carfagna

Roma – Parte dalla pagina facebook di Anna Paola Concia, unica gay dichiarata del Parlamento e innesca nel Pd una polemica aspra, che ha a che fare più con i caratteri delle protagoniste che con le idee. La querelle scoppia in commissione Diritti, incaricata di dirimere questioni sensibili come coppie di fatto e testamento biologico. La Concia tiene la relazione sulle unioni civili, poi si passa al dibattito ed è lì, a quanto denuncia la deputata, che la Bindi l’avrebbe aggredita: «Le è partita la scheggia, per due volte mi ha dato della rompicoglioni.

Un attacco scientifico, ha tentato di delegittimarmi perché ho contestato i “dico”e difeso i “pacs”. Ci sono i testimoni» . Agli stessi testimoni si appella la Bindi: «Chiedete alla Pollastrini, alla Turco, a Ceccanti, a Marino…» . La presidente contesta il racconto della collega e assicura che la vicenda non ha nulla di ideologico. «Io non l’ho aggredita, le ho solo detto che doveva lasciar parlare gli altri spiega . La Concia disturbava, ha interrotto tutti almeno dieci volte» . Nessuna delegittimazione? «Se volevo mortificare le sue sacrosante idee prova a mantenere la calma la Bindi non affidavo la relazione alla punta più estrema del dibattito» .

Ma la Concia, che per protesta aveva abbandonato la commissione, insiste: «Questi temi non si possono affrontare con la clava. Ma che, è un argomento politico dire che interrompevo? Che inciviltà, nel Pd siamo arrivati alla barbarie» . Non starà esagerando? «La Bindi mi tratta a pesci in faccia e mentre nel centrodestra mi rispettano, nel mio partito mi sento tollerata» . Toni che Rosy Bindi respinge con forza: «Se non la smette ci saranno conseguenze gravi » . Il vicepresidente Ivan Scalfarotto, che pure è omosessuale dichiarato, difende la Bindi: «Paola ha fatto una relazione bellissima, ma ha ragione Rosy. Non c’è stata nessuna aggressione sui contenuti, la Concia interrompeva di continuo» . Il filosofo Eugenio Mazzarella, altro commissario presente, esclude «un caso politico» . E lo storico Aldo Schiavone: «Io ho visto solo uno scatto di nervi della Concia. Se poi dietro ci sono cose che ignoro…» .

Fonte Corriere della Sera

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