«Sono entusiasta perché non sono venuta tante volte qui in Italia e quindi sono felicissima di aver avuto l’occasione di tornare e di essere a Sanremo, che dopo l’Eurovision è il più importante festival della canzone in Europa». Così Conchita Wurst, in una video-intervista al sito del Festival di Sanremo.
«Devo confessare di non averlo seguito in diretta – ammette la vincitrice dell’ultimo Eurovision Song Contest -, ma mi sono documentata e ho visto su youTube un po’ di edizioni. Spero di non deludere nessuno, io canterò e basta. La gente mi ritiene abbastanza importante per farlo».
Quella in Italia sarà solo una toccata e fuga perché «purtroppo già da domani devo rimettermi al lavoro e tornare in studio di registrazione, perché sto completando il lavoro sul mio ultimo album che uscirà a maggio». Wurst è salita sul palco con un nuovo taglio di capelli e con un brano in anteprima “Heroes”.
Durante la presentazione Carlo Conti la chiama con il suo vero nome “Tom” e l’ex parlamentare di Rifondazione comunista Vladimir Luxuria ha chiesto alla cantante austriaca se fosse stata lei ad averglielo permesso. Ma lei ha smentito che fosse una decisione concordata
Chiamare Conchita Wurst con il suo nome “Tom” non era “una scelta concordata”. Il conduttore del Festival di Sanremo Carlo Conti intervistando sul palco la celebre cantante austriaca aveva utilizzato il genere maschile e il suo nome originario Thomas Tom Neuwirth. A polemizzare sulla scelta è stata l’ex parlamentare di Rifondazione comunista Vladimir Luxuria che prima ha chiesto spiegazioni a Conti durante il programma “TvTalk Rai” e poi ha scritto su Twitter alla stessa Conchita. Se il conduttore si è giustificato dicendo che era una decisione concordata, l’artista ha invece ribattuto: “No, ne sono rimasta stupita anch’io”.
A dare il via alla discussione è stata proprio Luxuria su Twitter. Il 13 febbraio ha scritto che avrebbe chiesto spiegazioni a Conti nel programma televisivo del 14 febbraio. Il conduttore durante il programma TvTalk Rai di sabato 14 febbraio ha risposto proprio alla domanda di Luxuria dicendo che si era messo d’accordo con la cantante per farsi chiamare in quel modo. E Luxuria ha scritto su Twitter direttamente alla Wurst, che invece ha smentito la ricostruzione: “Hey”, ha scritto, “mi sono stupita anch’io”.