La Repubblica Turca di Cipro del Nord ha approvato la depenalizzazione dell’omosessualità, sedici anni dopo che questo passo era stato compiuto dalla parte sud dell’isola. Si tratta di un momento storico visto che il nord di Cipro era l’unico territorio europeo in cui ancora era considerato reato che due persone adulte dello stesso sesso mantenessero una relazione.
Come è noto, l’isola di Cipro è divisa in due: quella greco-cipriota al sud e quella turco-cipriota al nord. Nel 2004 l’ONU ha proposto un accordo di riunificazione che permettesse la convivenza delle due comunità, ma i greco-ciprioti non hanno acconsentito. A oggi, dunque, esistono due stati indipendente: la Repubblica di Cipro (riconosciuta a livello internazionale e Stato membro dell’Unione europea dal 1º maggio 2004) e la Repubblica Turca di Cipro del Nord (riconosciuta solo dalla Turchia).
Nella parte sud dell’isola a partire dall’epoca coloniale britannica, le relazioni tra uomini sono state considerate illegali fino a quando, volendo unirsi all’Europa, nel 1998 sono state depenalizzate.
La parte turco-cipriota, invece, ha mantenuto illegali tali relazioni (curiosamente a differenza della stessa Turchia) con pene che prevedevano fino a cinque anni di prigione. Tale situazione balzò agli occhi di tutti nel 2011 quando Michalis Sarris, già ministro dell’economia di Cipro, si trovava in una casa di un quartiere di Nicosia sotto contro turco-cipriota in compagnia di due giovani, uno dei quali era il padrone di casa. La Polizia fece irruzione senza alcun autorizzazione né mandato e arrestò i tre uomini con l’accusa di “delitto contro natura”. Gli arresti continuarono nel corso degli anni e alla fine il presidente turco-cipriota Derviş Eroğlu promise di procedere alla depenalizzazione dell’omosessualità, senza però mai passare alle vie di fatto. Alla fine, in questa settimana, il parlamento della Repubblica Turca di Cipro del Nord ha approvato la modifica del Codice Penale: a quanto sembra ci sono state forti pressioni dalla Turchia perché si desse il via a tale passo.
Ha esultato Paulo Côrte-Real, co-presidente del Comitato Esecutivo di ILGA Europa:
Diamo il benvenuto a tale voto che permette, finalmente, di poter considerare tutta l’Europa come un continente completamente libero dalle leggi che criminalizzano l’omosessualità.