Ciarrapico: “no ai pederasti, si alle belle ragazze”

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Di Massimo Mele il 22 Novembre 2011. Nessun commento

Anche il senatore Ciarrapico partecipa al giochino in voga oggi: insultare gli omosessuali

Giuseppe Ciarrapico

Roma, 21 nov. “La Minetti e’ una bella ragazza. Tra un popolo di pederasti e uno di belle ragazze preferisco il secondo. Non si parla d’altro che di gay sdoganati e indemoniati. Non mi piace questa razza qui. Lasciamoli sfilare una volta l’anno tutti in coda, a Roma purtroppo. Preferisco la Minetti che e’ una bella ragazza.” Lo ha dichiarato Giuseppe Ciarrapico, senatore del Pdl, alla “Zanzara” su Radio24.

E UN FIGLIO GAY? – Alla domanda sulla candidatura di Nicole Minetti al Consiglio regionale Lombardo, Ciarrapico risponde: “La Minetti e’ una bella ragazza. Tra un popolo di pederasti e uno di belle ragazze preferisco il secondo. Non si parla d’altro che di gay sdoganati e indemoniati. Non mi piace questa razza qui. Lasciamoli sfilare una volta l’anno tutti in coda, a Roma purtroppo. Preferisco la Minetti.” E se il concetto non fosse abbastanza chiaro, Ciarrapico ribadisce: “A me piacciono le donne. Noi fascisti esaltiamo la mascolinita’, la fierezza dell’uomo. All’epoca non c’era molta omosessualita’”. Di un figlio gay, poi, neanche a parlarne: “Mi vergognerei terribilmente. Mi vanto che mio figlio ha fatto il servizio militare nei paracadutisti. Comunque cercherei di fargli capire che ci sono valori piu’ importanti”.

LA CONCIA RISPONDE – “Trovo davvero umiliante dover rispondere alle esternazioni di un personaggio del livello del senatore Ciarrapico, che utilizza argomenti talmente rozzi da essere a dir poco incommentabili”. Lo dice la deputata del Partito Democratico, Anna Paola Concia. “Ma al tempo stesso- aggiunge- non posso permettere che passi un messaggio cosi’ criminale e altamente lesivo della dignita’ umana, non solo delle persone gay, lesbiche e trans, ma di tutti i cittadini italiani che credono nei valori del rispetto e dell’eguaglianza”. “Ciarrapico utilizza il termine ‘razza’ per definire noi omosessuali riportandoci indietro ad un tempo oscuro in cui omosessuali, ebrei, zingari e disabili venivano rinchiusi nei campi di concentramento nazisti- sottolinea Concia- e credo che questo sia piu’ che sufficiente per commentare un tale aberrante sproloquio”.

Fonte Adnkronos, AGI, Giornalettismo.com

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