Nella trasmissione “Un giorno da pecora” Alessandro Cecchi Paone, conduttore televisivo ed ex candidato PdL, spara a zero contro il centrodestra che sarebbe “strapieno di omosessuali”.
“Nell’ultimo governo Berlusconi c’era un potentissimo Ministro gay, a cui il Cavaliere dedicò la famosa frase «meglio appassionato di belle ragazze che gay»” rivela Cecchi Paone. “La mia ipotesi e che sia caduto non per motivi politici e giudiziari ma perché nel centrodestra si vergognano, si nascondono, ricattati”. “Ci dia un’indicazione sul cognome” chiedono i conduttori. “Diciamo che è un fatto orografico…”, ha detto sibillino a Sabelli Fioretti e Lauro. Orografico, ovvero che riguarda l’orografia, la distribuzione dei rilievi montuosi. In poche parole “Tremonti“. Non che sia una grande novità, ma nessuno, fino ad ora, lo aveva detto così apertamente.
Ma se il centrodestra non è sicuramente aperto agli omosessuali, il PD non si può certo definire una “meta gay”. L’altra “rivelazione” di Cecchi Paone è che il Pd sarebbe omofobo. «Non sopporto Bersani perché il problema dell’Italia, da sempre, è stato non avere un partito socialista, laburista, che sui diritti civili non fa quello che mena il torrone. Ci sono gli omofobi e i gay friendly, ma il Pd, tranne il povero Ignazio Marino, non si capisce che posizione abbia». Omofoba è «la moglie di Fassino, la Serafini. E anche Massimo D’Alema lo è. Ma Veltroni e Franceschini no», conclude Cecchi Paone.