L’attivista gay canadese Raymond Taavel è stato ucciso. Secondo la polizia si tratta di un crimine di odio. Il 49enne è stato picchiato Martedì notte davanti ad un bar gay ad Halifax ed è morto dissanguato. Taavel aveva organizzato più volte il Pride Week in Halifax fino al 2011 ed è stato capo redattore della rivista gay “Wayves”.
Secondo testimoni oculari, verso le 2:30, all’uscita del bar Menz, Taavel è stato aggredito verbalmente da un uomo che gli gridava “frocio”. L’attivista ha cercato di parlare con l’uomo ma lui l’ha aggredito fisicamente. La polizia non ha ancora arrestato il 32enne Andre D. Noel, sospettato dell’omicidio, che non aveva fatto rientro dopo un’ora di libera uscita dall’ospedale psichiatrico in cui è in cura per schizofrenia. Noel era già stato accusato di molestie nel 2009 e per l’uccisione di un cane l’anno successivo, ma in entrambi i casi non si era proceduto a causa delle sue condizioni psichiche.
Il sospetto, che è stato trovato con l’aiuto di cani poliziotto, sarà processato per direttissima questa mattina. Nel frattempo, infuria la polemica sul fatto che l’uomo fosse in libera uscita dall’ospedale.
I residenti di Halifax, che conta circa 390.000 abitanti, ed è la capitale della provincia della Nuova Scozia, Martedì ha trasformato via Gottinga, dove si trova il bar Menz, in un grande tributo all’attivista morto con candele ed un lungo serpente arcobaleno. La notizia ha fatto il giro dei notiziari nazionali e la commozione è stata grande. “Taavel era una persona gentile e amorevole”, ha detto un amico.
In “Wayves” Taavel scrisse nel 2010 di un’aggressione subita, sempre all’uscita dal bar Menz, da parte di due uomini, fuggiti all’arrivo della polizia. recentemente Taavel ha lavorato per la rivista buddista “Shambhala Sun”.
Fonte Queer.de