Silvio Berlusconi è “intollerante bigotto” e se avesse un “figlio gay” per il giovane sarebbe una “sofferenza”. Il Wall Street Italia ritorna sulle dichiarazioni di Berlusconi sul no alle coppie gay riportando il commento di Nichi Vendola. Il Governatore della Puglia ha attaccato il presidente del Consiglio parlando alla manifestazione ‘Cambia l’Italia’. “Berlusconi, sei un bigotto: ieri sei andato a un congresso semisagrestanico, hai detto quelle cose per farti perdonare il bunga bunga, sei andato a quel congresso di sepolcri imbiancati per farti perdonare il bunga-bunga. Se avesse un figlio gay che sofferenza regalerebbe a quel figlio questo suo modo di essere intollerante e di vedere la vita senza rispetto per gli altri”.
Italo Bocchino, riporta invece gaynews24, riconosce che “ha ragione da vendere Berlusconi quando dice che mai dovranno esserci i matrimoni tra omosessuali”. “Noi siamo d’accordo”, dice stavolta il vicepresidente Fli che rinnova la polemica con il presidente del Consiglio sul versante delle famiglie eterosessuali. “Cosa diversa – dice infatti sul sito di Futuro e Liberta’ – e’ porsi i problemi dei diritti delle coppie di fatto in generale, visto anche che oltre la meta’ del governo – sottolinea – e’ composta da persone che hanno vissuto o vivono nell’ambito di una coppia di fatto”.
Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay, non usa mezzi termini e, riporta il Piccolo di Trieste, dice che Berlusconi «ha la faccia come il c….». Perchè le coppie gay non saranno mai equiparate alle «famiglie normali», nè potranno mai adottare figli «finchè ci sarà il Pdl al governo»? «No, è che uno come lui, incriminato per reati sessuali così infamanti, non si può permettere di fare la morale. E se ci sono cattolici che accolgono un simile discorso da uno come Berlusconi, vuol dire che qualche problema c’è. Ed è un problema gigantesco: quello di una Chiesa corriva che fa ovazioni a discorsi omofobici come quelli pronunciati ieri». Ma nell’ultimo incontro la Cei è stata piuttosto freddina con il premier… «La verità è che Berlusconi paga pegno al Vaticano. È per recuperare un rapporto con il Vaticano che ha garantito di negare unioni e adozioni ai gay. Vorrei ricordare però che quando Prodi nella sua legislatura diceva “sì” ai pax, il Vaticano gli ha chiesto le dimissioni, non mi sembra l’abbia fatto con il presidente del Consiglio indagato per concussione e prostituzione minorile». Quanto è indietro il nostro Paese sul fronte dei diritti civili per gay, coppie di fatto e adozioni per i single? «Di certo siamo più vicini alla Libia che non alla Germania o alla Francia. Siamo “cornuti e mazziati”: perchè da una parte abbiamo il miliardario che nella sua vita privata fa quel che vuole e dall’altra ci sono i cittadini ai quali, invece, viene negato ogni diritto civile. Non avremo leggi perchè in ogni democrazia conta la maggioranza parlamentare e lui ce l’ha»