Pubblichiamo l’articolo dell’Unione Sarda sul caso di un manifesto contro l’omofobia affisso a Nuoro. Sul manifesto il bacio fra due ragazzi e la scritta “Dillo con la luce”. Immediatamente coperte le scritte offensive sul manifesto mentre quelle sui social network rimangono. E Francesco Pili, candidato PdL alle scorse elezioni, si sfoga come un bulletto sui muri di scuola “anch’io lo dico con la luce: Froooociiiiii”. Gli risponde il neo assessore alle attività produttive Guccini “Mi disturba più vedere la pubblicità del Dixan che due persone che si baciano”. E sempre più chiaro, al di la dei programmi, che gli esponenti della destra non potranno mai approvare una legge contro l’omofobia, loro sono una delle cause
Saimon e un amico nuorese si baciano e lo fanno ?alla luce del sole? in una gigantografia che campeggia in via Aosta, sul muro di cinta in prossimità di uno degli incroci più trafficati di Nuoro. Bacio autentico, gay autentici. Un messaggio d’amore che qualcuno ha voluto sfregiare: ?Frosci? è la scritta forgiata da mani anonime (e poi cancellata) sul grande manifesto che da giorni campeggia sui muri della città. MANIFESTO E INSULTI Sullo sfondo bianco c’è la foto di due ragazzi che hanno deciso di prestarsi a una pubblicità anche per denunciare e sensibilizzare sulla sofferenza quotidiana dei gay di fronte ai pregiudizi duri a morire nel centro Sardegna. Al fianco il messaggio ?dillo con la luce? ora sporcato da una scritta ignobile, un gesto che ha acceso i commenti in città e sul web, dove l’ex candidato del Pdl alle scorse elezioni comunali Francesco Pili sulla bacheca del proprio profilo ha scritto: «anch’io lo dico con la luce: Froooociiiiii ». . Chi sta dalla sua parte utilizza epiteti, dall’altra c’è chi difende la libertà, grida all’insulto omofobo e chiede rispetto. Qualcuno propone la censura della campagna pubblicitaria del bacio gay. Va rimosso perché ?offende il pudore?, si scrive su facebook, mentre Pili rincara: «Quel disgustoso cartellone affisso davanti a una scuola elementare è una barbarie». Anche Francesco Guccini, neo assessore, interviene sul social network: «Mi disturba più vedere la pubblicità del Dixan che due persone che si baciano. Etero o omo, giudico comunque una manifestazione d’amore e, se non è esasperata, a me non disturba affatto». PARLA IL GAY Il protagonista del bacio, Saimon, dj brasiliano di 27 anni, guarda e passa. «Ho accettato questa campagna perché si tratta di un’iniziativa con uno scopo molto preciso e bello, creare una discussione e dare voce a chiunque». Non si sente offeso dai commenti. «Sono piccolezze per uno come me che ha subito ben altre cose», racconta. «A 13 anni mio padre ha provato a spararmi perché gay». È fuggito di casa e da allora non lo vede più. «Il nostro bacio – osserva – non turba il pudore di nessuno, ma in quel cartellone c’è tutta la mentalità del posto: chi accetta e chi insulta. Ancora oggi la gente si attacca alla religione per seminare odio, per non accettarci. È un peccato che molti omosessuali in Sardegna non vengano graditi, vengano ghettizzati insultati e debbano andare via». Saimon fa notare come chi ha imbrattato il cartellone abbia commesso un reato. «Quella scritta sul cartellone danneggia un bene che qualcuno ha pagato. Oltre il pregiudizio, chi l’ha fatto potrebbe essere perseguito per omofobia e danneggiamento di bene altrui. La speranza è che questo cartellone abbia anche un piccolo effetto positivo sarebbe sufficiente, perché la Barbagia è immersa nel pregiudizio». Fabio Ledda
Articolo dell’Unione Sarda del 4 Febbraio 2014
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