Argentina, espulso il prete che difese il matrimonio gay

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Di Massimo Mele il 8 Marzo 2011. Nessun commento

Josè Nicolàs Alessio

Il tribunale ecclesiastico di Còrdoba ha vietato a Josè Nicolàs Alessio, che aveva difeso il diritto delle coppie gay a sposarsi (cfr. Ultimissima del 5 agosto 2010), di praticare il sacerdozio e gli ha ordinato di lasciare la casa parrocchiale. Il sacerdote, nota la Nacion, afferma di non avere alcuna intenzione di impugnare il provvedimento, sostenendo che “la gerarchia della Chiesa si crede così padrona della verità tanto da poter dogmatizzare perfino sul piano civile, materia che esce dalla sfera religiosa”. In alcune dichiarazioni a Radio Mitre, il religioso ha infatti rilevato di essere stato punito nonostante non abbia mai messo in discussione il fatto che, per la Chiesa, il matrimonio deve avvenire fra sessi diversi: “Quello che ho detto è che le persone omosessuali hanno il diritto di sposarsi nell’ambito civile come qualsiasi altro cittadino”. Secondo Alessio, nella Chiesa “colui che la pensa diversamente viene punito: ed è la stessa Chiesa che predica ai politici sulla democrazia, la necessità del dialogo. Ma nei confronti di se stessa ha posizioni assolutamente autoritari”.

Fonte UAAR

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