Pubblichiamo di seguito il comunicato dell’Althea, l’azienda produttrice dei sughi al centro degli spot censurati e relegati in seconda serata. La vicenda potrebbe sembrare un sciocchezza ma, per noi, non lo è. Il punto non è la fascia oraria dello spot ma il contenuto che ha generato lo scandalo. Un bacio gay e uno lesbico che più casti non si può. Mentre in Russia chiudono in galera gli attivisti solo per il fatto di parlare pubblicamente della loro omosessualità e il Papa benedice una rappresentante ugandese che promette, se non la pena di morte, il carcere a vita per gay e lesbiche, in italia vietano la visione di uno spot castissimo di un sugo. Nel mondo si altrenano visioni progressiste (Obama, Cameron, Hollande ecc) con altrettante iper integraliste. Quasi a significare che i diritti delle persone omosessuali non sono diritti consolidati ma legati unicamente alla disponibilità del potente di turno. Quanti gay, quante lesbiche voteranno, alle prossime elezioni, per Berlusconi o per Monti che negheranno, entrambi, qualsiasi miglioramento delle condizioni di vita di gay e lesbiche e, in alcun modo, riconosceranno unioni civili o matrimoni gay?
Se ne è parlato molto, con toni e argomenti diversi, della Campagna di una storica azienda di sughi pronti italiana, apparsa a dicembre sulle reti Tv Mediaset.
Cinque soggetti da 10 secondi che in un bacio appassionato rappresentano l’Amore senza genere e senza età. Protagonisti dei singoli baci sono, oltre a due coppie composte da un uomo e una donna, anche una coppia di anziani, una coppia di ragazzi e una di ragazze.
L’attenzione e i commenti più accesi, soprattutto su web, sono caduti sui due baci gay, per i quali i contrari hanno parlato di scarsa sensibilità e trovata pubblicitaria, ma su cui in molti hanno espresso il loro apprezzamento e nessuno stupore per aver semplicemente rappresentato la realtà.
“Ognuno fa il suo mestiere – replica l’azienda – e il nostro è certamente quello di produrre e vendere sugo.
Ma siamo fieri, in un proliferare di messaggi mistificati e lontani dalla realtà, di aver abbinato la nostra pubblicità ad un messaggio attuale, così semplice, sano e rassicurante: abbiamo messo sullo stesso piano l’Amore in tarda età, quello tra giovani, quello da adulti e quello omosessuale.
Abbiamo solo raccontato tutto l’Amore, senza esclusioni, né distinzioni. Perché l’Amore è uguale.
Abbiamo deciso di declinarlo in questo modo, perché “amore e contemporaneità” sono proprio le leve che muovono ogni giorno il nostro lavoro, alla ricerca di un prodotto frutto di una passione incondizionata per la cucina e un’attenzione speciale per le persone vere, tutte.
L’operazione va inoltre considerata nel contesto più ampio di una Campagna partita circa un anno fa – che in molti ricorderanno per le strade di Milano – tutta incentrata sull’ Amore, dove si leggono claim come: “Credi nell’amore a prima vista o ripasso più tardi?”
La Campagna Tv con i 5 spot è stata l’evoluzione naturale di questo percorso e vi invitiamo a guardarla per intero per apprezzarne il messaggio.
Gradiamo il dibattito che può aver aggiunto valore alla battaglia sui diritti civili, ma il nostro intento principale rimane quello di parlare di Amore. Libero, autentico, incondizionato. Come quello per la buona cucina.”
Su segnalazione di Agnese Renzi