Mario Adinolfi, il politico del PD di cui più volte è stata chiesta l’espulsione per le posizioni estremamente omofobiche, sembra ora delirare sotto il forte caldo di questi giorni. Nessun problema con la sua obesità e la sua bruttezza, ma che uno così, e sopratutto omofobo, possa essere stato al centro del desiderio di ex presidente del consiglio DC, uomini di potere che, di certo, non si negavano nulla ma che avevano ben altre possibilità, ci sembra una invenzione bella e buona. Ormai per guadagnarsi qualche articolo o si spara a zero contro i gay o ci si inventa qualche tresca amorosa con gay insospettabili. E basta! A quando l’espulsione dal PD.
Ecco l’articolo di IRISpress
ROMA 13 LUG – “Un presidente del Consiglio italiano tentò anni fa di sedurmi e di portarmi a letto con lui. Ma io rifiutai”.
La rivelazione è del deputato Pd Mario Adinolfi che, nel corso di KlausCondicio, il salotto tv di Klaus Davi in onda su YouTube, ha anche citato il partito di appartenenza del politico: “È un fatto accaduto anni fa, quando ero a Radio Vaticana e lavoravo in una missione estera, a Venezia, per una conferenza. Poi in Antartide e in Grecia per l’internazionale democristiana. Ero su un Falcon e lì subii della avances classiche, evidenti, alle quali ovviamente ho resistito essendo io eterosessuale.
Lo fece con garbo – continua -, non fu per nulla volgare. Non mi scandalizzai affatto, i gusti della persona in questione erano noti. Il nostro Paese ha un rapporto con l’omosessualità molto difficoltoso e ipocrita. La pruderie non è soltanto in Parlamento, dove dubito che Anna Paola Concia sia l’unico omosessuale. La pruderie c’è in tantissimi campi, l’Italia ha ancora un retaggio omofobo”.
Nel corso della trasmissione, Adinolfi ha aggiunto: “Fui corteggiato anche da un altro presidente del Consiglio – conclude – ma in termini politici. Berlusconi cercò di arruolarmi e in maniera molto carina e simpatica preferii non cedere. Resta comunque una persona brillante con cui confrontarsi”.