A Cuba i diritti per gli omosessuali vengono discussi grazie all’impegno della figlia di Raul Castro
Dopo le riforme economiche annunciate da Raul Castro forse si apre la speranza anche per la comunità LGBT che vive nel regime comunista di Cuba. Dopo decenni di persecuzione sembra che la promessa apertura della dittatura possa portare anche diritti per chi è gay. In prima fila c’è la figlia del nuovo presidente, Mariela Castro, sessuologa e responsabile del Centro nazionale per l’educazione sessuale.
GAY PRIDE CUBANO – Circa 400 omosessuali hanno manifestato oggi nel centro dell’Avana durante una marcia guidata dalla sessuologa Mariela Castro, figlia del presidente cubano Raul Castro e responsabile del Centro nazionale per l’educazione sessuale.Al ritmo dei tamburi portati da alcuni manifestanti, la marcia si e’ svolto lungo la ‘avenida 23′ che sfocia sul Malecon, il lungomare della capitale. Nel precisare di sostenere le autorita’, i manifestanti hanno chiesto al governo di fare dei passi in avanti per porre fine alla ‘omofobia’ nel paese.
LA FIGLIA DI CASTRO CONTRO L’OMOFOBIA – Gia’ nei giorni scorsi, Mariela Castro (49 anni) aveva chiesto il si’ ai matrimoni tra coppie di omosessuali e la fine della loro discriminazione da parte del Partito comunista cubano: ‘dobbiamo porre fine a tutte le discriminazioni e l’omofobia. Il socialismo rappresenta l’emancipazione per gli esseri umani’, ha oggi ricordata la figlia del presidente. Il sito Tellius folio riportava così la recente attività di Mariela Castro per i diritti degli omosessuali nel regime castrista.
Mariela Castro ha precisato che dopo il Sesto Congresso del Partito Comunista, celebrato in aprile, ha iniziato una serie di incontri con il dipartimento ideologico per dare impulso alla sua campagna contro l’omofobia e per ottenere la fine di ogni tipo di discriminazione. La figlia del presidente, che dirige il Centro Nazionale di Educazione Sessuale e ha pubblicato testi di sessuologia editi anche in Italia, ha spiegato che in Parlamento è fermo da tre anni un progetto di riforma del Codice di Famiglia, che prevede le unioni gay. Mariela si augura che il progetto di riforma divenga legge, seguendo gli esempi di Messico e Argentina, ma nel frattempo chiede la fine di ogni comportamento discriminatorio. A Cuba sono già stati praticati interventi per cambiamento di sesso: almeno 26 transessuali sono stati sottoposti a operazioni per assecondare il loro desiderio. La società cubana pare lontana dagli anni in cui la discriminazione nei confronti degli omosessuali e il machismo erano un suo tratto distintivo. La sessuologa manda avanti questa campagna con il sostegno del padre, che ha preso il posto di Fidel Castro nel 2006 e sta portando avanti un piano di riforme economiche approvato dal Congresso del PCC.
Fonte giornalettismo.com
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