SAN JUAN (PORTORICO). “Si parla bene e si razzola male”, forse è il caso di ricordare questo proverbio, magari tradotto in lingua inglese, al senatore portoricano Roberto Arango, uno dei senatori più aggueriti nella lotta alle unioni tra omosessuali, apparso nudo su “Grindr”, un’applicazione per smartphone, per la geolocalizzazione di gay, bisex e curiosi.
La notizia della pubblicazione di queste foto “compromettenti” sull’applicazione era stata resa pubblica qualche settimana fa da un’ente di informazione locale. Il senatore, come prima reazione aveva provato ad alleggerire la sua posizione, resa ancora più pesante dal suo accanimento pubblico contro le nozze gay, con una momentanea e non convinta “amnesia” e aveva dichiarato: “Non ricordo di aver scattato quelle foto, ma questo non significa che non le abbia scattate”.
In seguito alle reazioni poco convinte dei suoi interlocutori, Arango aveva giustificato le sue pose osè spiegando che erano state fatte con il solo intento di mostrare i risultati della dieta che stava seguendo. Il senotore, dopo l’irrefrenabile caduta verso l’abisso della perdita di credibilità, ha lasciato ad un comunicato la decisione di un’uscita di scena che potesse rendergli la sua dignità.
Thomas Rivera Schatz, presidente del Senato ha letto un comunicato nel quale Renato Arango aveva deciso che “la migliore cosa per se stesso e la sua famiglia sono le dimissioni”. Arango aveva fatto parlare di se per il quasi feroce accanimento contro le nozze gay e aveva sostenuto “la risoluzione 99”, un manifesto contro le unioni omosessuali lontane e impossibilitate a congiungersi in matrimonio, atto, secondo “la rivoluzione”, sancito dalla sola unione tra due sessi differenti.
Fonte Birimia.info