Palermo. La visita del Papa a Palermo continua a far discutere. Dopo gli striscioni violentemente antigay che salutavano l’arrivo del Papa, dalle cronache di questi giorni possiamo capire perchè, in tutta la città, fossero presenti solo cartelli e striscioni omofobi a sostegno del Papa: tutto quello che è considerato offensivo o non “consono” alla visita del Papa è stato sequestrato e censurato, con modi assai poco gentili. In questo video numerosi poliziotti in divisa e in borghese sequestrano un cartello esposto in un negozio con la scritta “I love Milingo”. Il commerciante non si dimostra per niente conciliante e i poliziotti lo strattonano e lo invitano a seguirli in questura. In spregio dello stato di diritto, non è più un magistrato a decidere cosa è contro la legge e cosa no, ma qualunque sbirro, in divisa o in borghese, può calpestare i nostri diritti e impedirci di rendere pubblico il nostro pensiero se ritenuto, da un poliziotto, da un prete o da un militante della PDL “non conforme ai dettami della legge, di romana chiesa o del suo personalissimo gusto!”. Nel video la scena allucinante dell’aggressione degli sbirri, novelli SS, tra cui anche una donna che si comporta come tutti gli altri … se non peggio!
Incredibile!! Ma sopratutto un evidente abuso di potere. Nel cartello infatti non c’è alcun riferimento al Papa e la legge non vieta di esprimere apprezzamenti per chicchessia, anche se questo è un esponente della Chiesa inviso al Papa. Questa è pura censura FASCISTA