Non si arresta, neanche davanti al chiaro messaggio della società civile durante lo Europride di sabato a R0ma, l’omofobia latente che porta il fiato del Sottosegretario, Carlo Giovanardi. Durante una sua analisi sulla parata ha esordito dicendo che in realtà “si sono svolti due Europride: il primo di fantasia decantato da alcuni media come un corteo con 500mila partecipanti composti e gioiosi nel rivendicare diritti. Poi c’e’ stato quello vero, con circa 50mila partecipanti pieno di scritte e slogan scurrili e irriverenti verso il Papa, verso la religione cattolica e i politici che non si inchinano davanti all’orgoglio gay militante”.
Dopo le audaci affermazioni sulla campagna pubblicitaria dell’Ikea, etichettando come incostituzionale la rappresentazione di una coppia omosessuale, Giovanardi si tradisce da solo. La carica istituzionale che copre dovrebbe mirare ad incentivare le politiche sulla famiglia (che non è solo quella della Mulino Bianco), la costituzione parla della famiglia ma senza alcun accenno sul sesso dei coniugi e la sua composizione, la quale, si lascia alle interpretazioni più o meno arbitrarie o legittime.
Ad essere incostituzionale, quindi, è l’operato di Giovanardi, perchè inadatto al corretto svolgimento delle sue funzioni, perchè non rappresentativo dell’eterogenità familiare presente nel nostro paese. Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle Politiche della Famiglia, della Droga, e del Servizio Civile Nazionale. Forse, il Sottosegretario, dovrebbe istruirsi sul concetto di “Famiglia” e “Civile”, che, apparentemente, confonde con quello di “fantasia”. Fantasia che caratterizza la mole delle sue dichiarazioni Omofobe ed offensive nei riguardi di decine di migliaia di cittadini che pagano le tasse ai quali non sono riconosciuti pari dignità, diritti e doveri per via, anche, della sua incompetenza.