Il MOS “Piena soddisfazione per la ripresa della discussione” mentre per il PSd’Az è “un segno importante di crescita ed evoluzione per la nostra città”
Prime reazioni alla ripresa della discussione sul registro delle Unioni Civili al comune di Sassari. Il MOS plaude all’iniziativa e ringrazia i consiglieri che ne sono promotori, in particolare Giampaolo Mameli, del PD, che ha seguito la vicenda per anni insieme al comitato cittadino per l’istituzione del registro delle Unioni Civili. L’associazione GLBT non nega però l’ipocrisia di certe dichiarazioni “Non possiamo non sottolineare l’atteggiamento implicitamente omofobico del presidente della commissione Affari Istituzionali, Giancarlo Rotella, per le parole con cui ha introdotto il documento. La sua appartenenza religiosa non giustifica in alcun modo la contrarietà ad un riconoscimento istituzionale delle coppie di fatto, cioè una regolamentazione che delinei diritti e doveri della coppia, ancora più necessari se in presenza di figli come in molte coppie conviventi. La contrarietà del Vaticano si riferisce infatti al matrimonio inteso come istituzione e non, speriamo, ai diritti di cui tutti, compresi i bambini, dovrebbero godere quando inseriti in un contesto familiare. Anteporre la religione ai problemi reali che molte famiglie non sposate oggi si trovano ad affrontare ci sembra un approccio unicamente ideologico che nulla ha a che vedere con i bisogni e le necessità reali delle e dei cittadini.”
Critiche anche per la posizione del PdL, che ritiene il registro inutile dato che sulla materia dovrebbe intervenire il Parlamento, ma anche un invito a superare posizioni unicamente ideologiche per andare incontro ai veri bisogni dei cittadini: “Per questo ci sentiamo di invitare i consiglieri PdL, come Luigi Pisanu, a votare favorevolmente, domostrando di comprendere le mutazioni sociali in atto e di impegnarsi realmente per i cittadini al di la della propria appartenenza politica.”. Conclude il MOS “Ci sentiamo anche di rinnovare l’invito alla città, alle forze politiche, alle associazioni, alle scuole affinchè aderiscano e partecipino alla grande manifestazione contro l’omofobia, il razzismo e il sessismo “Diritti al cuore” del 4 Giugno a Sassari che indica il riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone come primo e imprescindibile passo per una vera lotta alle discriminazioni e al razzismo.”
Manuel Pirino, segretario cittadino del PSd’Az e Antonio Cardin, capogruppo a Palazzo Ducale scrivono “Il Partito Sardo d’Azione guarda con attenzione all”Unione Europea, dove la questione delle unioni civili è entrata spesso a far parte di direttive importanti. Il Partito, essendo fermamente laico, riconosce che tutti i cittadini dell’Unione hanno gli stessi diritti, indipendentemente dalla loro origine, nazionalità, condizione sociale, dal loro credo religioso o orientamento sessuale. Crediamo, che l’istituzione del registro delle Unioni Civili sia il punto di partenza affinché si arrivi in tempi brevi ad un riconoscimento delle coppie di fatto, che non sono certo di esclusivo interesse per i soli omosessuali“
“Le unioni civili – continuano Pirino e Cardin –, certificano l’evoluzione della nostra società, non aggrediscono in nessun modo le famiglie tradizionali, anzi fortificano il sacramento del matrimonio, al quale va comunque e sempre il nostro rispetto. Crediamo fortemente in uno stato laico, che difende e tutela i propri cittadini, che eguali davanti alla legge ed alla costituzione, amandosi decidono di costruire insieme un progetto di vita. Siamo convinti, che l’istituzione del registro delle unioni civili a Sassari, sia un segno importante di crescita ed evoluzione per la nostra città”
No dalla Lega Nord di Luigi Todini, espressione di un partito del nord italia che non si capisce cosa voglia in Sardegna. Todini arriva ad ipotizzare un “ordine naturale laico” delle unioni integrando l’integralismo religioso al laicismo razzista della destra “Siamo contro questa visione della società – conclude Todini – non da un punto di vista etico-religioso, che per alcuni può anche esserci, ma puramente da un punto di vista laico che presuppone un ordine naturale delle cose. È nella natura dell’uomo nutrire degli affetti, unirsi in coppia e mettere al mondo figli, se manca quest’ultimo presupposto siamo di fronte ad un puro vezzo sessuale”. Fortunatamente la Lega Nord non siede in alcun consiglio sardo. Suggeriamo a Todini di trasferirsi in Lombardia per continuare la carriera politica.