Un nuovo caso di discriminazione omofobica da imputarsi all’ignoranza dei dipendenti pubblici, in linea con l’ignoranza dei rappresentanti politici e istituzionali. Questi episodi sottolineano ancora di più l’esigenza di manifestare contro l’omofobia e per una legge che ne contrasti le cause. Il 21 il corteo a Cagliari contro l’omofobia di Stato e il 4 Giugno a Sassari “Diritti al cuore”. Un articolo di repubblica.it
L’incredibile discriminazione ai danni di un ragazzo brindisino che si è visto negare il rinnovo della licenza per “le gravi patologie” che potrebbero risultare un pregiudizio per la sicurezza della guida. Arcigay: “Ignoranza pura, intervengna il ministro Carfagna”
“Gravi patologie che potrebbero risultare di pregiudizio per la sicurezza della guida”. Con queste motivazioni Cristian Friscina, un ragazzo omosessuale di Brindisi, titolare di una patente di guida emessa dalla motorizzazione civile della sua città nel 1999, si è visto negare il rinnovo della patente. Un altro episodio di discriminazione nei confronti di una persona omosessuale, dopo il caso di Catania, dove a un giovane venne sospesa la patente “per disturbo dell’identità sessuale”. La vicenda è stata denunciata dai Radicali, che hanno depositato oggi una interrogazione urgente ai ministri dei Trasporti e della Difesa. “Follia discriminatoria, ignoranza pura”, tuona Paolo Patanè, presidente di Arcigay.
Dalle risultanze della comunicazione trasmessa dall’Ospedale Militare Bonomo di Bari, dove il ragazzo era stato mandato quando si era dichiarato omosessuale durante il periodo della leva, risulta che tale comunicazione “fa sorgere dubbi sulla persistenza dei requisiti di idoneità psicofisica prescritti per il possesso della patente”. Le conseguenze di questo diniego, sottolineano i Radicali, continuano a produrre un grave danno al cittadino pugliese, in particolare in ambito lavorativo, per la non possibilità di potersi muovere.
I deputati, prima firmataria Rita Bernardini, presidente dell’associazione radicale Certi diritti, hanno oggi depositato una interrogazione urgente ai ministri Matteoli e La Russa dove viene documentata e ricostruita la gravissima discriminazione subita da Friscina. Secondo Sergio Rovasio, di Certi diritti, Friscina “non è che un esempio di forma di discriminazione che avviene oggi in Italia contro una persona omosessuale”. “Grazie all’aiuto legale del presidente di Rete Lenford, l’avvocato Antonio Rotelli e al coinvolgimento dell’ufficio antidiscriminazioni del ministero per le Pari Opportunità – prosegue – siamo certi che la vicenda si risolverà in suo favore, come già avvenuto a Catania due anni fa, anche con il risarcimento da parte del ministero dei Trasporti dei danni provocati dal diniego alla guida a un cittadino in ragione del suo orientamento sessuale. Aiuteremo Cristian e gli saremo vicini, augurandoci che episodi così gravi e odiosi non avvengano più nel nostro paese e che i ministri interessati chiedano scusa per il comportamento assurdo dei loro uffici” conclude Rovasio.
Nel caso del giovane catanese, Danilo Giuffrida, l’iter di sospensione della patente di guida avviato per disturbo dell’identità sessuale dopo la visita di leva, la Corte d’appello di Catania ha stabilito qualche settimana fa che i titolari dei ministeri della Difesa e dei Trasporti debbano versare 20mila euro come risarcimento danni al ragazzo, oggi 28enne.
“Sono anni che l’omosessualità non è più considerata una patologia – dice Patanè – e sarebbe ora che tutti ne prendessero definitivamente coscienza. Il caso reiterato di patente negata a un omosessuale, oltre che pura follia discriminatoria, è esemplificativo di un paese in stato di perenne confusione. Chiediamo che il ministro per le pari opportunità, Mara Carfagna, si attivi immediatamente perché la folle discriminazione venga cancellata a tutela di questa ennesima vittima del delirio omofobico”.
ma questa cosa è un abominio totale
davvero….qua siamo proprio alla frutta….anzi….oltre l’ammazzacaffè…..e non aggiungo altro….