Attacco di omofobia in pieno centro di Roma, da un trentenne lucido, non lontano dalla Camera dei deputati. Governo e maggioranza
Le vittime dell’aggressione sono Anna Paola Concia, parlamentare del Pd insieme alla sua compagna storica, Ricarda Trautmann. Il motivo della violenza è stato il tenersi per mano delle due donne.
Dopo aver insultato con parolacce, l’uomo si è rivolto a Paola Concia dicendo “ti ho riconosciuto, non me ne frega niente che sei parlamentare, vi dovrebbero bruciare nei forni. La deputata, senza timore ha risposto: “come ti permetti di insultarmi così?”. In difesa delle due donne è intervenuto Antonio Lo Presti, parlamentare di Fli e i carabinieri che hanno allontanato l’uomo.
Ai giornalisti di Repubblica, la Concia ha spiegato che è un dovere replicare e reagire a questo tipo di aggressioni: “deve essere un diritto mio e di tutte le persone omosessuali, il poter camminare mano nella mano, in strada, col proprio compagno o compagna”.
Dal mondo politico e istituzionale sono arrivate frasi di solidarietà. Il ministro Mara Carfagna ha chiesto scusa “a nome degli italiani per bene, che sono la stragrande maggioranza, e del governo, per le offese ricevute, per l’atto di intolleranza verificatosi ieri”. Peccato che fra le persone per bene non possiamo includere quelle che lei tanto strenuamente difende, come Berlusconi e compagni di merende, che sono i primi a discriminare i gay. Inoltre, se oggi non esiste una legge contro l’omofobia, lo si deve proprio a Mara.
Il sindaco, Gianni Alemanno ha commentato: “all’imbecillità pare proprio che non ci siano limiti”. E continua: “da Roma, che da sempre rifiuta la violenza ed è città accogliente e tollerante viene la ferma condanna per questi insulti che rappresentano quanto di più troglodita possa esprimere una persona”.
Voci anche dalla presidente della Regione, Renata Polverini e dal presidente della Provincia, Nicola Zingaretti.
Anna Paola Concia ha definito grave il fatto che avvengano cose del genere e ha denunciato la difficoltà di perseguire atti del genere a causa dell’assenza di una legge contro l’omofobia. “Questa aggressione solleva la nostra rabbia non solo per la violenza nei confronti di due donne lesbiche, ma rappresenta un oltraggio al Parlamento, e al senso stesso della battaglia per una giusta eguaglianza delle persone gay, lesbiche e transessuali in Italia”.
L’associazione Gaylib (gay di centrodestra) ha sollecitato il Premier, Silvio Berlusconi, a prendere posizione (si, magari a dire qualche altra battuta sui gay, o forse a chiamare escort lesbiche la prossima volta, così nessuno si sente discriminato)
Aurelio Mancuso di Equality, esprimendo solidarietà, ha sollecitato l’approvazione di norme anti – omofobia. Mentre il presidente dell’Arcigay, Paolo Patanè, ha parlato di “oltraggio al Parlamento”. “L’atto è di una gravità inaudita perché ha colpito due persone, la loro identità, i loro sentimenti, e, attraverso Paola deputata e relatrice della Legge contro l’omofobia, il simbolo di quella battaglia parlamentare che è stata abbandonata con cinismo e assenza di spessore politico da un Legislatore distante dal Paese e dai suoi problemi reali”.
Fonte we-news.com