L’assessore alla cultura della giunta provinciale di Olbia, Giovanni Pileri (Riformatori), cancella la presentazione del libro Mia Figlia Follia di Savina Dolores Massa. Il motivo? “Il libro è osceno e pericoloso per le menti dei ragazzi della scuola” perchè contiene la descrizione di un rapporto omosessuale. In un comunicato il MOS condanna la censura omofobica della Provincia di Olbia e chiede le immediate dimissioni dell’assessore “Altrimenti saremo costretti a pensare che l’intera giunta olbiese sia omofoba e ignorante”
OLBIA. Una gravissima censura a sfondo omofobico precipita la Provincia di Olbia in pieno medioevo. L’assessore alla cultura della provincia, Giovanni Pileri, dei Riformatori Sardi, ha cancellato la presentazione del libro Mia figlia follia di Savina Dolores Massa dalla rassegna letteraria “Sfogliare con classe”. “Il libro è osceno e pericoloso per le menti dei ragazzi della scuola” sostiene l’assessore. Motivo? La presenza nel libro di una descrizione di un incontro omosessuale. Da qui parte il veto: l’invito le è stato ritirato e Savina Dolores Massa è stata sollecitata a starsene a casa perché la sua opera è pericolosa per le giovani menti dei liceali diciottenni (quarto e quinto anno) a cui la rassegna “Sfogliare con classe” si rivolge.
Savina Dolores Massa riporta l’accaduto sul suo blog e conclude con “Il mio romanzo può piacere o meno: su questo nulla da dire. Ma nel momento in cui la mia scrittura è stata scelta, ritengo indecente un intervento “dall’alto” per farmi tacere. Per far tacere qualunque espressione letteraria, anche quando è piccola come la mia. Tutto qui. Sono arrabbiata? Molto. E non per la mia persona che, fortunatamente, ha ancora cento spazi per esprimersi, ma per il gesto poco nobile verso la libertà del linguaggio nella letteratura e non solo. Sono arrabbiata quando penso “alle menti dei giovani” deliberatamente tenute distanti dalle verità della vita. Deliberatamente fatte immergere in ben altri “osceni” contesti di finzioni.
Per chi non ha voluto comprenderlo, aggiungo che il sincero significato del mio romanzo è la denuncia verso qualunque forma discriminatoria, assieme alla protezione delle differenze. Ciò che ha vissuto Mia figlia follia è un piccolo esempio di quanto ancora ci sia da parlare. Se, si potrà parlare.
Questo mio intervento lo dovevo a Maddalenina, protagonista del romanzo, donna scacciata da una parola di moda in questi tempi, Vattene.”
Appresa la notizia il Movimento Omosessuale Sardo esprime solidarietà alla scrittrice e bolla la censura come anacronistica e idiota “In un periodo in cui il MOS gira con successo per le scuole superiori di tutta la Sardegna per parlare di omosessualità, omofobia e bullismo, troviamo totalmente priva di senso la motivazione alla base della censura. I giovani sono molto più avanti di ignoranti e imbecilli che ancora vedono l’omosessualità come qualcosa da tenere nascosto. Un atto così grave ci offende profondamente e vogliamo capire se una posizione così medioevale è condivisa da tutta la Giunta o è omofobia propria dell’assessore Pileri. Chiediamo le immediate dimissioni dalla carica di assessore alla cultura di un uomo così ignorante e fascista nella logica censoria ma, sopratutto, omofobo, quindi malato. Senza le dimissioni saremo costretti a pensare che l’omofbia sia un tratto distintivo di tutta la provincia. In tal caso attueremo una forma di boicottaggio del territorio che tenga lontane le persone omosessuali sarde e, considerato l’avvicinarsi dell’estate, i migliaia di turisti omosessuali che ogni anno frequentano la Sardegna e la Costa Smeralda”.
La tentazione censoria dell’assessore Pileri non è solo esplicitamente omofobica (difficile credere che un rapporto etero sarebbe stato considerato “osceno e pericoloso” per la gioventù), ma risente dell’idea che la letteratura sia la stampella della morale dominante, fuori dalla quale non esiste cultura con qualche diritto di cittadinanza. L’assessore Pileri deve essere convinto che sia la sua personale sensibilità il criterio con cui va decisa la destinazione dei soldi pubblici e che sia la sua percezione di cosa è osceno a stabilire quali debbano essere a Olbia i paletti per la rappresentabilità dell’arte, letteratura compresa.
Savina non andrà quindi a Olbia a presentare il suo libro, ma dato che il suo nome è già nel cartellone della rassegna, è giusto che i lettori che sarebbero andati a sentirla sappiano che non sarà assente per un’influenza o perché ha un labile senso dell’impegno preso: la Massa non ci sarà perché l’assessore Pileri è convinto che i rapporti omosessuali in letteratura siano osceni e pericolosi. Attendiamo pertanto che nei prossimi giorni epuri dalle librerie scolastiche anche i sonetti di Shakespeare, le poesie di Verlaine e di Rimbaud, i libri di Gide, quelli di Proust, di Oscar Wilde e tutto quanto di osceno e pericolosamente omosessuale circoli ancora nelle biblioteche scolastiche.
Se volete scrivere il vostro sdegno all’omofobo Pileri, entrate nel suo blog e sbizzarritevi
Parte dell’articolo è tratta da Michela Murgia, leggi qui
che persona triste
è pure un cesso……
La Cugurra, saranno felici invece le persone al limite dell’anoresia che pubblichi sul tuo al limite dell’inutile blog,invece. Vero?