“Frocio”, poi pestato a sangue

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Di Massimo Mele il 2 Aprile 2011. Nessun commento

ROMA – Un turista inglese Daniel C. H. 21enne inglese,  in evidente stato di ebrezza  , ha inscenato uno spogliarello dopo qualche bicchiere di troppo. Il gesto ha attirato l’attenzione di turisti e romani in Campo dé Fiori che, accerchiandolo, hanno iniziato a gridare epiteti inneggianti alla violenza omofoba: prima “scemo, scemo”  poi  un “frocio, frocio” di massa. Dopo il secondo insulto è arrivato il pestaggio brutale, calci e pugni verso una persona, in quel momento, non in grado di intendere e di volere.

Secondo NewNotizie.it a un certo punto qualcuno gli lancia un paio di jeans. Lui, ignaro di quanto sta per accadergli, li rilancia verso la folla. Ed ecco che ha inizio la follia: tre ragazzi colpiti dai pantaloni, reagiscono immediatamente. Uno di loro gli sferra un pugno in pieno volto, Daniel cade a terra nudo e privo di sensi e i tre cominciano a prenderlo a calci, sotto lo sguardo indifferente, e anzi divertito, della folla.

La folla, come ci ricorda Gustave Le Bon nella sua “Psicologia delle Folle“, può divenire ingestibile, l’Individuo in folla acquista un sentimento di potenza per il solo fatto del numero di presenti, quindi può facilmente cedere a istinti e compiere azioni che da solo non avrebbe mai compiuto. Inoltre essendo la folla anonima scompare anche il senso di responsabilità, e ogni atto diventa facilmente contagioso, tanto che l’individuo sacrifica il proprio interesse per quello comune(fonte). Questa non vuole presentarsi come giustificazione dell’accaduto ma fa pensare al perché il pestaggio non si è solo verificato a causa del lancio del jeans da parte della vittima ma, e sopratutto, dopo le urla omofobe col quale veniva etichettato il giovane.

Al seguente link è possibile sentire e vedere con chiarezza l’aggressione: http://www.cronacalive.it/?video=romagiovane-in-mutande-viene-pestato

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