Libero all’attacco delle transessuali: si paghino l’operazione

Home » News » Libero all’attacco delle transessuali: si paghino l’operazione

Di Massimo Mele il 30 Marzo 2011. 4Commenti

Il giornale della famiglia Berlusconi attacca la ASL di Pisa per l’intervento di cambio di sesso a carico del SSN: “Essere uomo (o donna) non ha mai ammazzato nessuno”

Alcuni giorni fa la ASL di Pisa comunica la riuscita del primo intervento di cambio di sesso (andro-ginoide) e l’ingresso della struttura fiorentina nel ristretto gruppo di centri italiani (Bari, Bologna, Napoli, Roma, Torino e Trieste) dove viene effettuato questo tipo di intervento. Libero non ci sta e, con un articolo sottilmente ironico e piuttosto transfobico, grida allo scandalo per il dispendio di risorse pubbliche. “Sono bastati 36 euro e una manciata di monete per far cambiare sesso a Mario, fiorentino 42enne, che ha così potuto coronare il suo sogno: vale a dire tornare a casa dal suo compagno nell’hinterland di Firenze e farsi chiamare Laura” scrive Matteo Orsucci sul giornale di area PdL. “Adesso c’è un futuro da parrucchiera che l’aspetta, e insomma verrebbe da dire tanti auguri… Mario era infatti un transessuale che è ricorso alla tecnica di “transizione” grazie ad un’equipe dell’ospedale pisano di Cisanello. Intervento andro-ginoide, dicono i saputi, vale a dire il passaggio da maschio a femmina”, continua. “Insomma un bel vanto almeno dal punto di vista scientifico. Una conquista pionieristica. Non fosse che il cambio di sesso, lo indica la cifra, è stato non a carico del paziente ma del sistema sanitario nazionale, come peraltro prevede la legge 164 del 1982. Nulla di sconcertante, non fosse che la sanità toscana non è poi così al passo coi tempi, nonostante il sensazionalismo di certe trovate e abracadabra chirurgici”. Poi l’affondo sull’aspetto economico “In tutto questo contesto si inserisce la decisione di varare un piano rivolto alle persone con disturbo d’identità di genere (i transessuali in pratica) e accollarsi la loro scelta di passare all’altra metà del cielo. Soluzione impopolare che cozza con liste di attesa lunghissime e costi della sanità”.
Ma viene subito smentito dal dott. Morelli, autore dell’intervento: «Stiamo comunque parlando di costi chirurgici pressoché nulli dal momento in cui non si richiedono in sala operatoria particolari attrezzature». Risulta infatti che le cure pre e post chirurgiche tra psichiatra e ormoni non sono così dispendiose. «Costa molto di più un trapianto di pancreas», fanno sapere dall’equipe. “Forse. Però senza pancreas si muore, esser uomo (o donna) non ha mai ammazzato nessuno invece” conclude Libero.
Forse un’analisi più attenta delle problematiche derivanti dall’identità di genere avrebbe impedito a Matteo Orsucci e a Libero un attacco così superficiale e transfobico.

4 Responses to Libero all’attacco delle transessuali: si paghino l’operazione

  1. Elena   31 Marzo 2011 a 10:43

    Evidentemente non sono al corrente di tutte le morti per suicidio che ci sono fra le persone transessuali e tutte quelle che hanno il disagio di identità sessuale.
    Sarebbe meglio che si informassero bene, prima di dire certe cavolate.

    Rispondi
  2. maria   10 Luglio 2011 a 17:48

    lo sfascio economico italiano non sono quella decina di vaginoplastica o falloplastica fatta alle mtf o a.gli ftm. Si muore socialmente se non si adegua sesso e psiche. E ci sono tanti suicidi che libero ha fatto finta di non sapere e se non sa si informi prima di scrivere.

    Rispondi
  3. maria   10 Luglio 2011 a 17:56

    nonostante la 164/82 e’ una legge in vigore da una trentina di anni tante transessuali si sentono offrire l’intervento a pagamento per scavalcare le lunghissime liste d’attesa .

    Rispondi
  4. maria   28 Agosto 2011 a 00:43

    i tagli alla sanita’ sono i primi della lista quando il bilancio del paese affonda. La vaginoplastica e’ un’intervento meno costoso di altri,ma se si comincia a fare economia allora chi ha il sistema respiratorio bruciato dalle sigarette non lo operiamo perche se l’e’ cercata. Cosi per cuore o altri organi come un trapianto di fegato per alcolismo. Attenzione quando diritti aquisiti si vuole cancellarli si rischia di andare a toccare la vita di altri. Andiamo negli ambulatori dei dentisti o degli avvocati e notai a controllare se pagano le tasse.

    Rispondi

Pubblica un commento