“L’iniziativa della regione Toscana sulla mappatura delle strutture gayfriendly è ottima – dice Grillini, responsabile Idv per i diritti civili – perché rende visibile un cambiamento culturale”. La sardegna dovrebbe prendere esempio
La Regione Toscana si doterà di un canale tematico gay-friendly sul proprio sito dedicato www.turismo.intoscana.it mettendosi al pari di molti enti turistici nazionali e regionali, come il British Tourism Authority, in Francia, Olanda, Australia, Spagna, Danimarca Svizzera, ma anche in grandi capitali europee. L’iniziativa nasce nell’ambito di “Toscana Gay Friendly”, il progetto regionale cui collabora anche Gay.it, il portale internet con sede a Pisa, e si pone come obiettivo la mappatura delle strutture turistico-ricettive gay-friendly presenti sul territorio.
“La Regione Toscana è stata la prima regione a dotarsi nel 2004 di una normativa specifica contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere – ha sottolineato l’assessore regionale al turismo Cristina Scaletti – e si conferma regione apripista: è infatti la prima in Italia a mettere in atto una mappatura turistica dell’offerta gay friendly presente sul proprio territorio. Servirà a far emergere tutto ciò che di gay-friendly la Toscana già da tempo possiede, in termini di ricettività, offerta per il divertimento diurno e notturno, offerta culturale, servizi diversi per il turista”.
In questa fase è particolarmente prezioso l’aiuto dei gestori di strutture turistico-ricettive e di servizi turistici complementari gay o gay-friendly della Toscana: alberghi, campeggi, agriturismi, b&b, agenzie di viaggi incoming ma anche ristoranti, bar, discoteche, shopping center, associazioni e negozi di vario genere. Sul sito del turismo, nell’Area Operatori, è disponibile un questionario con alcune brevi domande. Più questionari verranno compilati e più completo sarà il servizio offerto.
Per chiunque abbia necessità di maggiori informazioni, la Fondazione Sistema Toscana è a disposizione degli operatori in orario di ufficio al numero 050.3155524 dal lunedì al venerdì, oppure tramite email gayfriendly@intoscana.it. Tutti gli operatori toscani del settore turistico e i gestori di strutture ricettive sono dunque invitati a registrarsi sulla piattaforma di booking online; e a inviare le loro proposte secondo le modalità indicate nei menù dell’ Area Operatori del sito del turismo cliccando alla voce “Viaggi, Vacanze e Attività” .
L’iniziativa della regione Toscana sulla mappatura delle strutture gayfriendly è ottima – dice Franco Grillini, responsabile dell’Idv per i diritti civili – perché da un lato rende visibile un cambiamento culturale delle strutture turistiche verso le persone lgbt di grande rilevanza e dall’altro si realizza un incentivo per le altre strutture turistiche ad emulare la disponibilità verso gli omosessuali. Sul turismo lgbt stanno puntando molti paesi che inseriscono direttamente ed esplicitamente nei loro pacchetti l’offerta e l’invito per il turismo gay. E’ noto che alcune località hanno assunto addirittura la caratteristica di mete mitiche e famose ormai non solo per questo segmento turistico (vedi Mikonos, Ibiza e via dicendo). L’esperienza della regione Toscana sarà utile anche per un’estensione di questa mappatura anche in altre regioni come per esempio l’Emilia Romagna.
Fonte gaynews.it
Si dovremmo veramente prendere esempio anche perchè la Sardegna, non ha nulla da invidiare alla Toscana e si sa che la Sardegna vive anche di Turismo.
Elena