In occasione della giornata della memoria del 27 Gennaio, il Movimento Omosessuale Sardo ha organizzato, al CCS Borderline, due settimane di film, reading e performance per ricordare la persecuzione delle persone omosessuali durante il nazismo. Il 25 Gennaio sarà Bent, il film di Sean Mathias, ad aprire il sipario che si chiuderà solo il 10 Febbraio con Paola Guazzo e il libro “R/esistenze lesbiche nell’Europa nazifascista”.
Scrive il MOS: Il 27 gennaio è la giornata della memoria, in ricordo di quel 27 gennaio 1945 in cui le truppe dell’armata sovietaica entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz e svelarono al mondo l’orrore del genocidio nazista.
E’ luogo comune pensare alle persecuzioni naziste limitatamente agli ebrei, che sicuramente furono la maggioranza dei prigionieri, ma dimenticando che in quei campi furono tantissime le persone che persero la vita. Per ogni categoria o gruppo di persone i tedeschi avevano stabilito, come distintivo di riconoscimento, un triangolo colorato. Verde per i criminali comuni, rosso per i detenuti politici, marrone per gli zingari, nero per gli asociali, rosa per gli omosessuali.
E proprio gli omosessuali dovettero subire una doppia persecuzione: all’interno dei lager venivano discriminati anche dagli altri detenuti e, dopo la fine della guerra e la liberazione dal nazismo, i sopravvissuti dovettero tenere nascosta la tragedia appena passata dato che il paragrafo 175, la legge tedesca che vietava rapporti omosessuali, rimase in vigore nella formulazione nazista per altri 24 anni e, in forma più lieve, fino al 1979.
E’ anche per questo che il triangolo rosa divenne uno dei simboli del movimento di liberazione omosessuale che cominciò a riformarsi dopo i noti fatti di Stonewall nel 1969.
Il Movimento Omosessuale Sardo intende colmare questa lacuna e ricordare le vittime dimenticate, coloro che anche dopo la fine del nazismo continuarono ad essere perseguitati ed incarcerati per il solo fatto di essere omosessuali.
Martedì 25 Gennaio il primo appuntamento alle 20:30 con la proiezione del film di Sean Mathias “Bent“. Il film, tratto dall’omonima piece teatrale di Martin Sherman racconta l’inizio delle deportazioni delle persone omosessuali nella Berlino nazista. Il destino di Max, omosessuale recluso come ladro, si incrocia con quello di Horst deportato come omosessuale. Con due splendidi camei di Mick Jagger in drag e di Ian Mac Kellen. Film di difficile reperibilità nonostante le sue qualità stilistiche e di contenuto. Speriamo che presto venga distribuito anche in Italia. Contiene anche una delle prime apparizioni di Jude Law.
Giovedì 27, alle 20:30, reading a cura di Maria Rosaria D’andrea e Fabio Sias per la compagnia teatrale del Disequilibrio “Ricordando … (work in progress)”. Alle 21:00 la visione del film Paragraph 175 di Rob Epstein e Jeffrey Friedman, un toccante documentario su cinque sopravvissuti all’internamento nei lager per la loro omosessualità che, per la prima volta, raccontano la loro storia.
Martedì 1 Febbraio la storia di due donne si intreccia alle persecuzioni naziste in Aimèe & Jaguar, il film di Max Färberböck. Giovedì 3 alle 21:00 “Ricordando … che non ho niente da ricordare” una performance tetrale della compagnia teatrale del Disequilibrio che affronta, criticamente, la dimensione del ricordo.
Il 10 Febbraio alle 18:00 incontro con Paola Guazzo, autrice, con Ines Rieder e Vincenza Scuderi di “R/esistenze lesbiche nell’Europa nazifascista”. Libro in cui “r/esistenze” sta ad indicare come per le lesbiche la stessa esistenza possa essere considerata una forma di resistenza (all’eterosessualità obbligatoria, alla cancellazione di sé e delle proprie passioni), ancor più in periodi di forzata “normalizzazione” di tutte le donne come furono quelli dei fascismi europei del Novecento. Ma la “resistenza” che trova spazio in questo libro è anche quella di lesbiche politicamente consapevoli, che fronteggiarono e combatterono con determinazione e coraggio le dittature di Mussolini, di Hitler e di Franco.
Per maggiori informazioni visita il sito del MOS