Sassari. Comincia domani, martedì 13 Dicembre, il processo contro il Movimento Omosessuale Sardo per l’occupazione simbolica della sala del Consiglio Comunale avvenuta il 28 Giugno 2007, giornata dell’orgoglio Gay, Lesbico e Trans, per protestare contro la mancata approvazione del registro delle Unioni Civili
Rispetto ai fatti contestati: la manifestazione non si mosse da piazza del Comune ma, al termine del sit in, molti manifestanti entrarono senza alcun problema in Comune e si sedettero nelle sedie dei consiglieri comunali inscenando un consiglio comunale autogestito che approvò, simbolicamente, il registro delle Unioni Civili e una mozione di condanna dell’omofobia. Indirizzo del Comune? Piazza del Comune.
Il Movimento Omosessuale Sardo esprime forti perplessità sul fondamento del procedimento che si apre domani : “Ci domandiamo se il costo del processo, a carico della collettività, così come il costo della difesa, a carico del MOS”, scrivono in un comunicato, “non potevano essere evitati con un utilizzo più oculato delle poche risorse a disposizione del Tribunale e, più in generale, della Giustizia nel nostro Paese” .