“Nel paese arabo l’omosessualità è reato: ci faremo sentire”, scrivono le associazioni LGBT del mondo del pallone.
La Fifa ha deciso: i mondiali di calcio del 2018 si terranno in Russia e quelli di quattro anni più tardi, ovvero del 2022, si svolgeranno nel paese arabo del Qatar. Dove l’omosessualità, a tutt’oggi, è considerata un reato punibile. Comprensibile qatar 2022 worldcup logo Tifosi gay contro la Fifa: Mondiali in Qatar? Sarà boicottaggiodunque che le associazioni del calcio omosessuale siano già sul piede di guerra: “Boicotteremo i mondiali”, fanno sapere.
ANTI LGBT – A muoversi per prima è stata la GSFN, che sta per Gay Supporters of Football Network, l’associazione inglese che raccoglie i tifosi omosessuali d’Inghilterra. “I soggetti LGBT non saranno ben accetti alla coppa del Mondo in Qatar”, scrive l’associazione nel suo comunicato ufficiale: “Siamo scioccati nell’apprendere che la coppa del Mondo si terrà in Qatar, un paese dove l’omosessualità è ancora considerata un reato e il rapporto sessuale fra consenzienti può essere punita anche con 5 anni di galera”. Dunque, l’azione sarà netta: “Condanniamo in ogni modo la decisione della Fifa e metteremo in atto un serrato boicottaggio LGBT della competizione sportiva“, scrivono i tifosi omosessuali d’Inghilterra. “A noi non pare giusto che la coppa del Mondo si debba tenere in uno qualsiasi dei paesi che abusa e non considera i diritti basilari di ogni persona LGBT”, scrive l’associazione inglese, che da la parola al suo portavoce. “Siamo seriamente preoccupati per questa decisione della Fifa. Dopo la grande mancanza della Fifa nel condannare le recenti uscite omofobiche del manager della Croazia, seguita dalla decisione di concedere al Qatar la coppa del Mondo, è chiaro che il cammino per rendere il pallone veramente per tutti è ancora molto lungo”, scrive Ed Connell, Campaign Manager per GSFN.
IL CALCIO PER TUTTI, DAVVERO – Continua il comunicato: “Il presidente della Fifa Sepp Blatter non fa che parlare del suo desiderio per un calcio inclusivo ed aperto a tutto il mondo. Ma tenendo la competizione in Qatar, sta alienando i milioni di fan LGBT in tutto il mondo che non si sentiranno i benvenuti in un paese omofobico dove possono essere arrestati solo perchè cercano di essere se stessi”. Insomma, la condanna è più che netta in Inghilterra. In Italia Gay.it rilancia la notizia, riportando le dichiarazioni di un altro attivista, Peter Thatchell, che non ha risparmiato critiche ne alla nomination per il Qatar, ne a quella, contemporanea, per la Russia: “Entrambi i Paesi registrano una situazione molto carente nell’ambito dei diritti umani: non solo per quel che riguarda i gay, ma anche in merito ai diritti delle donne, alla libertà di protesta e di stampa. La FIFA ha anteposto i propri interessi corporativi al benessere delle persone che vivono in Russia e in Qatar”, ha detto lo storico attivista gay inglese.
da giornalettismo.com