Dopo 6 mesi dal vergognoso applauso che sancì la fine del lungo e difficile percorso, alla Camera dei Deputat*, del Disegno di Legge contro l’omolesbotransfobia, la misoginia e l’abilismo, il PD ripropone il testo integrale del DDL Zan. Stesso testo ma con apertura al confronto e, quindi, a possibili modifiche. “È possibile e doveroso approvare la legge contro l’omotransfobia entro questa legislatura, altrimenti sarebbe una sconfitta per il Paese” sostiene il segretario del PD Letta.
La nostra richiesta, come MOS, è sempre stata la semplice estensione della legge contro i crimini di odio esistente, la legge Mancino approvata negli anni ’90 per i crimini motivati da religione, etnia e nazionalità, che in Italia esiste dagli anni ’90. Ovvero, riconoscere alle persone LGBT le stesse tutele attualmente riconosciute alle persone cattoliche, ebree o musulmane (ecc.) e persino agli ultrà delle tifoserie di diversa nazionalità. Un’estensione ovvia ma che ha incontrato la resistenza delle destre politiche e di frange fondamentaliste cattoliche e musulmane.
Speriamo che il nostro parlamento non si dimostri, di nuovo, al livello del parlamento russo e riconosca finalmente che odiare sulla base dell’orientamenmto sessuale, dell’identità di genere, del genere o delle disabilità non è accettabile in uno stato democratico.
Noi non sosterremo alcuna modifica al ribasso del testo presentato. La sfida è lanciata!