E’ finalmente online lo spot “Fai squadra contro l’omofobia” che vede impegnate la Dinamo basket, la SEF Torres calcio e l’HC Sassari Città dei candelieri nel progetto “Vivere la differenza” del Movimento Omosessuale Sardo.
“Fai squadra contro l’omofobia” è stato prodotto dal Gruppo Scuola del Movimento Omosessuale Sardo per il progetto di sensibilizzazione e informazione contro omofobia e bullismo “Vivere la differenza”. Il Gruppo Scuola del Mos nasce nel 2010 con lo scopo di organizzare incontri nelle scuole medie e superiori su tutte le tematiche connesse all’omosessualità ma, sopratutto, all’omofobia ed al bullismo, fenomeno in continua crescita fra gli studenti e la popolazione giovanile in generale. In questi anni il gruppo scuola ha partecipato a numerosi incontri con gli studenti di tutte le scuole cittadine e di vari altri comuni sardi, tra cui Porto Torres, Ossi, Tissi, Oristano, Cagliari, Nuoro e Terralba.
Ringraziamo tutte le squadre sportive cittadine che hanno aderito al progetto, anche quelle che non hanno partecipato alla realizzazione dello spot o degli scatti fotografici pur avendo dato la propria disponibilità.
Le società che hanno aderito al progetto “Fai squadra contro l’omofobia” sono:
Dinamo Basket Banco di Sardegna (basket maschile), H.C. Città dei candelieri (pallamano femminile), Jchnusa Pallamano Sassari (pallamano maschile), Basket S.Orsola (basket femminile), S.E.F. Torres 1903 (calcio maschile), A.S.D. Torres (Calcio Femminile).
Obiettivo della campagna
Lo spot realizzato è il primo esperimento in Italia che vede la partecipazione di società sportive professioniste in una campagna video di sensibilizzazione sull’omofobia, compresa una squadra di calcio maschile, sport notoriamente a “forte prevalenza machista”. “Nello specifico ci siamo rivolti all’intero mondo sportivo del territorio,” dicono dal MOS, “con il coinvolgimento di tre squadre nella realizzazione del cortometraggio e due in scatti fotografici che aggiungono all’omofobia le tematiche del sessismo e del razzismo.
” L’idea di coinvolgere il mondo dello sport nasce, oltre che dalla ovvia ricerca di testimonial con un forte ascendente sulla popolazione ed in particolare sulle fasce più giovani, dalla constatazione di come lo sport sia lo specchio fedele di una società in cui sempre più spesso la violenza diventa la valvola di sfogo della disperazione e delle frustrazioni individuali e collettive con derive razziste, omofobiche e sessiste sempre più marcate.
“Lo spot che abbiamo voluto realizzare non è incentrato sui bulli e sulla motivazione della loro omofobia, ideologica o patologica che sia, ne’, tantomeno, propone una sorta di rilettura positiva dell’omosessualità così come in tante campagne istituzionali, poiché non pensiamo sia necessario sottolineare ancora la naturalità dell’orientamento sessuale. Il significato dello spot è racchiuso nello slogan “Fai squadra contro l’omofobia” che, utilizzando una terminologia di derivazione sportiva, indica come solo facendo fronte comune e abbandonando quell’atteggiamento di indifferenza, spesso complice dell’odio e della violenza, si può pensare di isolare i bulli e i violenti e combattere realmente tutte le forme di discriminazione. Un messaggio indirizzato tanto ai giovani ed agli studenti quanto allo sport ed alle sue tifoserie così come al resto della società: la condanna sociale e la solidarietà attiva possono isolare e delegittimare omofobi e razzisti molto più di una multa o di una sospensione (termine valido sia nelle scuole che nei campi da gioco).
Spot con slogan finale di Carmen Onnis, capitano della H.C. Città dei Candelieri
Spot con slogan finale di Tony Easley, pivot della Dinamo Basket
Spot con slogan finale di Giancarlo Lisai, centrocampista della S.E.F. Torres calcio
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