(AGI) – Roma, 2 nov. – “Sono fatto cosi’ da sempre, qualche volta mi capita di guardare in faccia una bella ragazza, ma e’ meglio essere appassionato di belle ragazze che gay“. Silvio Berlusconi torna sul caso Ruby con questa battuta e scatena di nuovo le polemiche. Il premier arriva all’inaugurazione del salone del ciclo e motociclo alla Fiera di Milano-Rho, esordisce con un riferimento proprio alla vicenda della giovane marocchina (“Ho un problemino – dice – avrei da sistemare qualcuno di questi stand, una certa Ruby”) e minimizza le conseguenze dell’affaire: “finira’ tutto in una tempesta di carta”, aggiunge.
Una tempesta, secondo Berlusconi, innescata dalla stampa. Ed e’ per questo che il premier invita la platea a “non leggere i giornali, perche’ vi imbrogliano” e rilancia sul tema delle intercettazioni. Un tema, dice, che “e’ nel cuore degli italiani, abbiamo dei sondaggi che lo dicono”. La riforma della legge, aggiunge, si basera’ su tre punti: “l’utilizzo di questo strumento dovra’ essere limitato al terrorismo internazionale, alle organizzazioni criminali, alla pedofilia e agli omicidi; le intercettazioni non potranno essere prodotte come prove ne’ dalla accusa ne’ dalla difesa; chi pubblichera’ il testo di intercettazioni dovra’ subire un fermo del suo media da 3 a 30 giorni”.
Berlusconi difende poi l’operato dell’esecutivo e riferendosi alle fibrillazioni nella maggioranza assicura che il governo completera’ la legislatura: “Degli attacchi che arrivano da parte di giornali ed editorialisti sul governo che non ha le idee chiare e non otterrebbe risultati – dice – la realta’ e’ che anche in quest’ultimo vertice europeo a Bruxelles abbiamo fatto un mare di gol”. Le reazioni del mondo politico alle parole di Berlusconi sono immediate: “Il posto ideale per Berlusconi non e’ certo palazzo Chigi ma una bettola di periferia”, dice in una nota il presidente dell’Italia dei valori Antonio Di Pietro. “Oggi – aggiunge – abbiamo avuto l’ennesima prova dell’inadeguatezza del signor Silvio Berlusconi a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio”.
Per Anna Finocchiaro, capogruppo dei senatori Pd, Berlusconi “e’ un uomo che non e’ all’altezza di governare il nostro Paese: siamo di fronte ad un irresponsabile che vuole sembrare forte e baldanzoso – aggiunge – ma che invece e’ arrivato, in modo triste e squallido, alla fine della sua parabola politica. L’urgenza delle sue dimissioni e della fine del suo esecutivo e’ ogni giorno piu’ evidente”. Sdegnata la risposta degli omosessuali, che accusano il presidente del Consiglio di omofobia: l’Arcigay definisce Berlusconi “machista e volgare” e chiede le sue scuse. E anche gli alleati-antagonisti di Futuro e Liberta’ non risparmiano critiche al capode governo: “parole inaccettabili – dice Chiara Moroni – cosi’ alimenta l’odio”.