Rassegna stampa da l’Unione Sarda del 21/03/2013
Pubblichiamo un articolo dell’Unione Sarda su un particolare di una vicenda che abbiamo seguito da vicino. Tempo fa Perra, nel giustificarsi, disse che il suo era solo un paradosso, una sorta di ironia paradossale utilizzata per spiegare un concetto. Bè, chi di ironia ferisce …. Noi al tempo non lo denunciammo, se adesso lui si sente discriminato tanto da querelare Crozza forse la prossima volta farà bene a contare fino a 10 prima di esternare le sue “riuscitissime” battute.
Dopo gli attacchi sul web, la satira di Crozza su La7 con, sullo sfondo, i matrimoni gay. Francesco Perra, candidato con Beppe Grillo alla comunali di Cagliari e nella lista per il Senato, ha detto basta: “Querelo il comico”.
Tutto inizia in prima serata su Videolina, il 31 maggio dell’anno scorso. Francesco Perra, con indosso una t-shirt con l’immagine di Beppe Grillo (era stato candidato un anno prima con il M5S alle comunali di Cagliari), interviene tra il pubblico alla puntata dal titolo: “Articolo 3: senza distinzione di sesso”. Perra, di Quartu, sposato, padre di due figli, dice la sua sul tema. In sintesi: il matrimonio nasce come istituzione tra uomo e donna. Ognuno, argomenta Perra in diretta, è libero di unirsi con chi vuole. In due, in tre. Persino con il proprio animale domestico, visto il rapporto stretto che si crea. Posizioni rispettabili, dice, ma non chiamatele “matrimonio”.
Sul web Perra diventa bersaglio di mille critiche. Cerca di chiarire, con un’intervista al Tg di Videolina, che vi riproponiamo nel correlato, ma nulla, ancora polemiche una dietro l’altra. Perra, nel frattempo candidato al Senato nella lista di Grillo, finisce poi nel mirino di un altro comico, Crozza, che su La7 lo avrebbe sbeffeggiato. Da qui la decisione di Francesco Perra, come riportato oggi su L’Unione Sarda in edicola, di rivolgersi all’avvocato Anna Maria Busia per presentare querela.