Una donna alla guida del MOS

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Di Massimo Mele il 20 Settembre 2012. 4Commenti

Sarà Barbara Tetti, attuale tesoriera, a prendere il posto di Massimo Mele alla guida del MOS. Lo ha deciso un’affollata assemblea al CCS Borderline

Sassari. L’affollata assemblea di ieri del Movimento Omosessuale Sardo, al CCS Borderline, ha portato a compimento il percorso, iniziato lo scorso anno, mirato alla formazione di una nuova rappresentanza per la più longeva associazione GLBT sarda. Per acclamazione è stata eletta, alla presidenza, Barbara Tetti, attuale tesoriera, sostenuta sia dal direttivo che dal presidente dimissionario. Invariata la composizione del direttivo nel quale Massimo Mele ricoprirà il ruolo di responsabile della comunicazione.
Barbara Tetti ha accettato con entusiasmo il suo nuovo ruolo, per quanto consapevole delle difficoltà dell’impresa, ma ha chiesto alle e ai presenti un impegno maggiore “Se tutti parteciperemo e daremo una mano nella realizzazione dei progetti, con una redistribuzione di compiti e responsabilità, l’impegno in associazione sarà meno oneroso e lascerà spazio sia al lancio di nuovi progetti che ad una campagna di tesseramento e coinvolgimento di nuove forze nei servizi che il MOS continua a dare nel tempo, come il telefono amico, il counseling, l’assistenza legale ecc. e di cui c’è ancora grande bisogno”. L’assemblea ha discusso poi dei possibili cambiamenti nella linea politica e organizzativa del MOS che sia Barbara che gli altri membri del direttivo hanno escluso. “Potranno cambiare alcune modalità di organizzazione interna e di rappresentanza, ma la scelta del MOS di stare all’interno dei processi politici e sociali collettivi rimarrà immutata”.
L’elezione di Barbara segna una svolta ma anche un approdo naturale per un’associazione che ha visto, nell’ultimo decennio, un aumento progressivo della partecipazione femminile. Componente che, attualmente, è anche maggioranza nel direttivo.

Abbiamo incontrato Barbara nella sede del MOS, il CCS Borderline, e le abbiamo rivolto alcune domande subito dopo la sua elezione.

4 Responses to Una donna alla guida del MOS

  1. Andrea Riccio   20 Settembre 2012 a 21:54

    Tesoriera, presidenta, sindaca. Ma che significa? Perchè distinguere le funzioni per il sesso di chi le esercita? Anzichè l’uguaglianza si pratica la differenza. Lo dirò al mio dentisto, al mio farmacisto, ed giornalisto..
    Andreo

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  2. Andrea Riccio   20 Settembre 2012 a 21:54

    ps. I miei migliori auguri a Barbara

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  3. admin   20 Settembre 2012 a 23:44

    Forse perchè dentista, farmacista, giornalista ecc. possono essere declinati sia al maschile che al femminile (la giornalista, la farmacista ecc.) mentre presidente, come giudice ecc. sono unicamente maschili (la giudice???). Questo perchè la lingua italiana è profondamente maschilista e non presupponeva il femminile nei posti di potere. Mi sembra molto semplice ….

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  4. Andrea Riccio   21 Settembre 2012 a 07:48

    Mah, il maschilismo italiano è fuor d dubbio ma non ne ravvedo i segni nella lingua. I posti di potere in passato erano maschili in tantissime culture europee (forse in Sardegna abbiamo avuto qualche eccezione).
    Si può dire LA presidente, LA giudice, LA cancelliere (a parte che la “e” non è nè maschile nè femminile, a parer mio).
    Ma direi di più: un ruolo non ha genere. Perché affibbiargliene necessariamente uno, creando davvero una differenza simbolica? Un’amica, femmina per esser femmina, nel suo bigliettino ha scritto “Dottor Maria Rossi”. Un ceffone ai maschilisti.

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