Alessandro Cecchi Paone, omosessuale dichiarato e conduttore televisivo, aveva sostenuto ai microfoni de La Zanzara di Radio 24: “Nella nazionale di Prandelli ci sono sicuramente due omosessuali, un bisessuale e tre metrosexual. Il resto sono sani etero sessuali, simpaticamente e normalmente rozzi”.
La risposta non si è fatta attendere e chi si aspettava una certa apertura nel mondo del calcio dopo le parole del ct Prandelli, è rimasto fortemente deluso.
Un “disonore nazionale”, l’ennesima “cassanata”, “Cassano shock”: associazioni e movimenti gay hanno scatenato un fuoco di fila dopo le parole di Antonio Cassano, giocatore della Nazionale impegnato negli Europei, che oggi in conferenza stampa ha fatto uno scivolone diplomatico dicendo: “Froci in nazionale? Sono problemi loro ma spero di no. Mi auguro che non ci siano, in Nazionale. Ma sono questioni loro”. Il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, ricordando che proprio pochi giorni fa il ct dell’Italia aveva mostrato “ben altre aperture nei confronti dei giocatori omosessuali e fissato per la sua squadra precise norme etiche di rispetto verso tutti”, chiede allo stesso Prandelli di “escludere il calciatore omofobo dai prossimi incontri: chi manifesta odio verso gli altri non può rappresentarci degnamente in Nazionale”.