Il MOS lancia la manifestazione contro l’omofobia il razzismo ed il sessismo per il 2012. Giovedì primo incontro al CCS Borderline
Sassari. A poco meno di un mese dalla data proposta, il MOS chiama a raccolta tutte le associazioni, i partiti ed i singoli/e interessati all’organizzazione dell’annuale manifestazione contro l’omofobia, il razzismo ed il sessismo, per un primo incontro organizzativo da tenersi giovedì 10 Maggio alle 19:30 nei locali del CCS Borderline. “Considerato il ritardo con cui ci muoviamo vi chiediamo la massima partecipazione per la maggiore operatività possibile” scrivono nel comunicato. Ed in effetti, alla data proposta per il corteo, il 23 Giugno, manca poco più di un mese e mezzo. Ma l’associazione GLBT di Sassari è solita ai ritardi, caratteristica frequente nel mondo associativo e nel volontariato.
Ma seppure in ritardo, forti rimangono le motivazioni che spingono a manifestare ancora una volta, insieme, nella nostra città “Come ogni anno vi proponiamo la “manifestazione contro l’omofobia, il razzismo ed il sessismo”, da tenersi a Sassari in data 23 Giugno 2012. La formula della manifestazione rimane invariata perchè, a nostro avviso, rappresenta la sintesi delle battaglie che ci hanno visto protagonist*, insieme, negli ultimi anni: dalle rivendicazioni del comitato 1° Marzo sui diritti dei migranti e di contrasto ai rigurgiti razzisti sempre più frequenti in Italia come in Sardegna, alle proposte del comitato 8 Marzo per un maggiore protagonismo femminile a partire dalla rappresentanza politica ed istituzionale da contrapporre alla politica maschile e maschilista che ci ha accompagnato negli ultimi vent’anni e la lotta per i diritti di gay, lesbiche e trans e di contrasto all’omofobia sempre più presente nella nostra società a partire dalla scuola. A nostro avviso si tratta della più ampia battaglia per la piena cittadinanza di tutte e tutti e per una cultura del rispetto e di valorizzazione delle diversità da contrapporre alla cultura maschile della contrapposizione e della violenza.”
Il MOS propone anche un tema su cui riflettere “I continui richiami all’Europa riguardano oggi unicamente il piano economico e non quello sociale e tutte le misure più drastiche sono motivate da un laconico “E’ l’Europa che ce lo chiede”. Eppure l’Europa da decine di anni ci chiede ben altro. E’ del 1994 la prima risoluzione del Parlamento Europeo sui diritti di gay, lesbiche e trans, seguita da molte altre sulla necessità di contrastare tutti i fenomeni di razzismo, di sessismo, omofobia e transfobia. Richiami totalmente inascoltati in un Paese, unico in Europa insieme alla Grecia, che ancora non condanna l’omofobia quale crimine di odio ma, anzi, implicitamente la sostiene, non avendola inserita nella legge Mancino del 1993 e non considerandola quindi un crimine tanto grave quanto motivato dall’odio al pari del razzismo, del sessismo, della discriminazione religiosa e politica”. Da qui l’idea di parafrasare il leit motiv istituzionale ed utilizzarlo a sostegno di quei diritti che da venti anni aspettano di essere riconosciuti. In effetti l’Europa non ci ha mai chiesto di eliminare l’art. 18, ma ci ha chiesto piuttosto di riconoscere le unioni gay. Allora perchè si accaniscono contro i diritti nel mondo del lavoro piuttosto che riconoscere quei diritti essenziali per una piena cittadinanza a coloro ai quali non sono riconosciuti?
La data è fissata, giovedì 10 Maggio alle 19:30 nei locali del CCS Borderline. Una proposta di tema anche, la prossima settimana speriamo di potervi dare la data certa ed il tema dominante di un Diritti al cuore edizione 2012.