Feltri condannato per frasi omofobe contro Silvestri

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Di Massimo Mele il 21 Dicembre 2011. Nessun commento

Il Tribunale di Milano ha condannato Vittorio Feltri al pagamento di una multa per aver offeso l’allora senatore dei Verdi Gianpaolo Silvestri con una battuta poco spiritosa e molto omofoba. I fatti risalgono 2007, quando il senatore dei Verdi Gianpaolo Silvestri (fondatore negli anni Ottanta dell’Arcigay ed oggi dirigente di Sel) appoggiò in aula l’abolizione della pena di morte in ambito militare, sostenendo che «Il rifiuto di adempiere a ordini di morte è un dovere oltre che un diritto, esprimo piena solidarietà a tutti i disertori».
Il 12 marzo 2007, all’interno della rubrica televisiva “Pensieri&Bamba” trasmessa da Odeon Tv, Feltri, commentando la posizione del senatore sui militari, affermò: «È iscritto all’Arcigay e ama i disertori, forse perché scappando offrono le terga». Una frase che non attaccava tanto il suo pensiero pacifista ma il suo essere gay. Ovvero, invece di criticare su un piano politico lo aveva deliberatamente offeso, facendo derivare le sue manifestate opinioni politiche da un mero (e per ciò stesso bieco e sordido) interesse di natura marcatamente sessuale.
Citando la sentenza n. 7990/08 della Suprema Corte, il Tribunale ha infatti ritenuto che ciò che aveva determinato nel caso di specie l’abuso del diritto (di critica) era la “gratuità delle aggressioni non pertinenti ai temi appartenenti alla discussione” nonché “l’uso dell’argomentum ad nomine, inteso a screditare l’avversario politico mediante l’evocazione di una sua pretesa indegnità o inadeguatezza personale, piuttosto che a criticarne i programmi e le azioni”.

Rilevante è che il giudice abbia considerato offensiva la frase pronunciata dal giornalista con la motivazione che “tale immagine rimanda a un clichè volgare e retrivo per cui l’omosessuale viene identificato con una persona amorale la cui personalità è ridotta alla sola caratterizzazione sessuale, peraltro vista come distorta e spregevole (che nel caso di specie si tradurrebbe nell’insidia verso altri uomini), attraverso la quale ogni comportamento opinione o atteggiamento viene filtrato e proposto al pubblico, con ciò negando altresì dignità della persona omosessuale”.

Per quella frase Feltri dovrà pagare un risarcimento pari a 50.000 euro.

Fonti: rete lenford e altri siti web

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