E lo show è continuato. Un ricordo di Freddy Mercury dopo 20 anni

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Di Massimo Mele il 24 Novembre 2011. Nessun commento

Oggi la sua memoria sarà onorata in tutto il mondo e la sua musica risuonerà in ogni angolo dove essa ha dato il via a sogni e pensieri straordinari.

La vita di Freddie Mercury non è stata solo musica, ma anche e soprattutto estremo, divertimento e smodatezza nel vivere da star.
Lo testimonia il libro recentemente edito da Peter Freestone, suo assistente per tantissimi anni e capace di custodire i suoi segreti e le sue strane pazzie da artista pienamente immerso in quegli anni.
Ma è stata anche fragilità e debolezza, dolcezza melanconica e visione del futuro. Una star a tutto tondo Mercury, che ha scelto di vivere a mille all’ora e di morire lentamente.
Attendendo senza particolari drammi il momento finale, in cui dire tutto ciò che nei giorni di quotidianità non era lecito nè opportuno dire.

“Rifarei ogni cosa della mia vita”, dice nelle sue ultime parole e la musica di The Show Must Go On lo accompagna nel commiato dagli amici, dal suo compagno e soprattutto dai suoi fans.

Una massa sterminata che ha amato e continua ad amare la più bella voce di sempre del rock mondiale e che non smetterà mai di rimpiangerne la perdita.

L’Aids lo ha portato via in una notte di Novembre, a Kengsinton, nella sua adorata casa, divenuta ormai quasi una prigione per chi amava uscire sempre e comunque.

Mr Bad Guy, a vent’anni dalla sua morte, è oggi più che mai un mito solido e duraturo, nelle sue smodatezze ma anche e soprattutto nel suo talento infinito, che ne accompagna il ricordo.

Un duetto con Michael Jackson

La notizia era già nell’aria da tempo, ma finalmente arriva la conferma direttamente da parte di Brian May, storico chitarrista dei Queen: Freddy Mercury e Michael Jackson avevano registrato assieme alcuni duetti, che, finalmente, verranno pubblicati nel 2012.

Brian May ha rivelato: “Michael era solito venirci a sentire quando eravamo in tour negli States. Lui e Freddie sono diventati subito ottimi amici, molto uniti, così da registrare un paio di canzoni insieme a casa di Michael, canzoni che nessuno ha mai sentito”.

La pubblicazione dei duetti avverrà grazie all’ok finalmente rilasciato da parte di chi gestisce il patrimonio artistico del Re del Pop.

Ai fan ora non resta che attendere notizie più precise sulle date ed i contenuti di questi duetti tanto attesi.

Redazione YouFOCUS.TV

Freddie Mercury, celebrazione di un mito

Sono pronte le celebrazioni per il ventesimo anniversario della scomparsa del grande Freddie Mercury, proprio nell’anno in cui i suoi Queen festeggiano le quaranta candeline d’attività. La scorsa settimana, infatti, Brian May e Roger Taylor sono stati insigniti del “Global Icon Award” agli Mtv Music Awards 2011, svoltisi a Belfast.

In realtà, la stupenda storia dei Queen si è conclusa, di fatto, venti anni or sono, quando il 24 novembre 1991 Freddie Mercury si spegneva nella sua villa di Londra per una semplice polmonite che il proprio sistema immunitario, annientato dall’AIDS, non poteva reggere. Il giorno successivo, insieme a milioni di fans, piansero la morte di uno dei geni della musica mondiale anche i giornali scandalistici inglesi che per tutta la sua carriera l’avevano tormentato e negli ultimi due anni avevano spettegolato riguardo alle sue condizioni di salute.
Se il disco postumo “Made in Heaven” del ’95 si può considerare un inatteso regalo ai milioni di fans, lo stesso non si può dire delle successive operazioni commerciali tese a massimizzare lo sfruttamento del marchio “Queen”. Del resto, lo stesso John Deacon ha optato per quella che gli è parsa la strada più dignitosa, cioè ritirarsi per sempre dalle scene e rifiutare la riunion per il live tour con il cantante Paul Rodgers che recentemente ha toccato anche l’Italia.

Lo spettacolo doveva finire: non a caso, al contrario di quello che tutti credevano, la famosa “The Show Must Go On” fu composta da Brian May e non da Freddie Mercury il cui destino era già tristemente segnato mentre la si stava registrando in studio.

Oggi, è forse più giusto commemorare la scomparsa del frontman dei Queen (che questo 5 settembre avrebbe compiuto 65 anni), una delle più voci belle del panorama musicale, non solo rock. Anche se, in mezzo ai tributi live, alle ristampe di dischi, alle nuove raccolte e greatest hits, agli spettacoli che si ispirano alla musica dei Queen, ed in attesa del film in cui Sacha Baron interpreta Freddie Mercury, sono uscite delle biografie che potrebbero imbarazzare i fans più genuini, perché svelano alcuni dettagli della vita privata di Mercury non proprio onorevoli. Ripropone la sua “versione dei fatti” l’assistente tuttofare Peter Freestone, vicino a Freddie sul punto di morte, che già sul diario pubblicato da Arcana (www.arcanaedizioni.com) non lesinò piccanti aneddoti su sex tour e pratiche fetish a base di droga, mentre la casa editrice Odoya (www.odoya.it) fa uscire “Freddie Mercury – Chi Vuol Vivere per Sempre?”, della britannica Laura Jackson, specializzatasi nel racconto della vita pubblica e privata delle rockstar più famose.

Il libro, già uscito nel 1997 col titolo “Mercury: The King of Queen” ed aggiornato per l’occasione, si sofferma sulle donne della vita di Freddie: la madre, l’ex compagna e amica Mary Austin, principale beneficiaria dell’eredità lasciata da Freddie, l’attrice Barbara Valentin che si rivela per la prima volta proprio in questa biografia.
Le trecento pagine ripercorrono necessariamente tutta la storia dei Queen, ma, a differenza delle altre biografie redatte da persone collegate al gruppo o da fans, la Jackson adotta un punto d’osservazione più distaccato e critico svelando le drammatiche fragilità e gli angoli bui del personaggio Mercury tanto da biasimarne, in alcuni passi, stravizi e capricci. Ne viene fuori il ritratto di un uomo che vorrebbe essere trattato da chi gli sta più vicino come persona e non come rockstar, ma che, allo stesso tempo, è visceralmente attaccato alla propria immagine pubblica e al divismo assoluto tanto da adottare comportamenti e costumi, anche nella vita privata, ben distanti dalla “normalità”.
Freddie si concesse raramente ai media ai quali mai concesse una confessione delle proprie preferenze sessuali; tuttavia, grazie alle biografie precedenti e soprattutto a questa proposta dalla Jackson, si può dipingere come un uomo attratto da opposti estremismi che hanno trovato un punto di convergenza. Da un parte la ricerca per la raffinatezza, l’eleganza, la pomposità che si esprime al meglio nella sua produzione artistica, dall’altra, l’insaziabile ingordigia per il piacere più fisico, per la soddisfazione degli istinti più bassi come testimoniato dalla promiscuità selvaggia, dai tour notturni nei più sgangherati locali gay, dal frequento uso di cocaina, dalle interminabili feste post concerti, dallo shopping sfrenato, dallo sfrontato edonismo.

Queste biografie più intime, insomma, raccontano di un Freddie che considerava il sesso come un hobby, preferendo non investirci sentimenti, ben lontano, quindi, da quell’ideale di “amore” sincero decantato nei suoi testi.

I suoi colleghi Queen e i suoi familiari preferiscono ricordarlo per la gentilezza, la generosità e la nobiltà d’animo, oltre che per la grandezza artistica. Ogni testimonianza raccolta nelle varie biografie più o meno autorizzate, pur ammettendo magari l’insofferenza verso alcuni aspetti caratteriali e comportamentali, riconosce l’immensità artistica e l’estrema professionalità di Mercury, come quella, d’altronde, degli altri Queen.
E tutti quelli che hanno amato Freddie e i suoi Queen continuano a ricordarlo e a commemorarlo esclusivamente per la sua produzione artistica e la sua celestiale voce, come è giusto che sia. Scommettiamo che molti di loro, il prossimo 24 novembre, ascolteranno per tutto il giorno la sua musica e la sua voce eterna.

ALTERNATIV PLAYLIST

Qui in Italia, i Queen hanno riscosso il maggior successo commerciale immediatamente dopo la scomparsa di Freddie Mercury. Tanti giovani che, per ovvi motivi anagrafici, non hanno potuto seguire in “presa diretta” tutta l’avventura del gruppo londinese, si sono dati da far per recuperare tutti gli album incisi in studio e registrati dalle esibizioni live. Tanti altri si sono limitati alle numerose raccolte e greatest hits e, quindi, ai principali successi commerciali dal 1973 al 1995.
Per quest’occasione, abbiamo deciso di proporre una playlist “alternativa” della musica dei Queen, che include brani meno conosciuti – se non sconosciuti per chi non è un cultore della rock band – ma assolutamente imperdibili, se non migliori, in alcuni casi, delle hits più famose.
Accanto al titolo di ogni brano è indicato il nome del compositore, l’album di appartenenza e la data di uscita.

Keep Your Self Alive (May, Queen, 1973)
The Night Comes Down (May, Queen, 1973)
Father To Son (May, Queen II, 1974)
White Queen (As It Began) (May, Queen II, 1974)
The March Of The Black Queen (Mercury, Queen II, 1974)
In The Laps Of The Gods… Revisited (Mercury, Sheer Heart Attack, 1974)
’39 (May, A Night At The Opera, 1975)
Tie Your Mother Down (May, A Day At The Races, 1976)
The Millionare Waltz (Mercury, A Day At The Races, 1976)
You And I (Deacon, A Day At The Races, 1976)
Teo Torriate (Let Us Cling Together) (May, A Day At The Races, 1976)
Spread Your Wings (Deacon, News Of The World, 1977)
Who Needs You (Deacon, News Of The World, 1977)
It’s Late (May, News Of The World, 1977)
My Melancholy Blues (Mercury, News Of The World, 1977)
Mustapha (Mercury, Jazz, 1978)
Jealousy (Mercury, Jazz, 1978)
Dreamer’s Ball (May, Jazz, 1978)
The Hero (May, Flash Gordon, 1980)
Soul Brother (Queen, B-side, 1981)
Back Chat (Deacon, Hot Space, 1982)
Action This Day (Taylor, Hot Space, 1982)
Life Is Real (Song For Lennon) (Mercury, Hot Space, 1982)
Las Palabras De Amor (The Words Of Love) (May, Hot Space, 1982)
Tear It Up (May, The Works, 1984)
Keep Passing The Open Windows (Mercury, The Works, 1984)
Thank God It’s Christmas (May-Taylor, B-side, 1984)
One Year Of Love (Deacon, A Kind Of Magic, 1986)
Pain Is So Close To Pleausure (Mercury-Deacon, A Kind Of Magic, 1986)
Gimme The Prize (May, A Kind Of Magic, 1986)
Princes Of The Universe (Mercury, A Kind Of Magic, 1986)
Rain Must Fall (Queen, The Miracle, 1989)
Scandal (Queen, The Miracle, 1989)
Was It All It Worth It (Queen, The Miracle, 1989)
My Life Has Been saved (Queen, B-side, 1989)
These Are The Days Of Our Lives (Queen, Innuendo, 1991)
It’s A Beautiful Day (Queen, Made in Heaven, 1995)
Made in Heaven (Mercury, Made in Heaven, 1995)
Let Me Live (Queen, Made in Heaven, 1995)
Heaven For Everyone (Taylor, Made in Heaven, 1995)
Too Much Love Will Kill You (May, Lamers, Musker, 1995)
A Winter’s Tale (Queen, Made in Heaven, 1995)

Fonti: italiaglobale.it, affaritaliani, youfocustv

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