Si risolve con un clamoroso flop la terza veglia sassarese delle Sentinelle in piedi. Con il solito tam tam su Facebook, WhatsApp e passaparola, le Sentinelle in piedi di Sassari si sono date appuntamento lo scorso Sabato 10 Ottobre per la terza veglia dell’omofobia in piazza d’Italia a Sassari. Pochissimi i partecipanti, tra i quali l’immancabile consigliere regionale del PSd’Az Marcello Orrù (che forse potrebbe occupare meglio il tempo a costruire la sua difesa nei processi che lo vedono coinvolto).
La piattaforma politica di questo movimento di franatici è sempre lo stesso: contro il ddl Scalfarotto (che estenderebbe la legge contro i crimini di odio anche ad omofobia e transfobia), contro il ddl Cirinnà sulle Unioni Civili e, dulcis in fundo, contro “l’introduzione di programmi volti a diffondere l’ideologia gender nelle scuole”.
Una piattaforma “rivendicativa” che anzichè rivendicare nuovi diritti cerca di impedire che i diritti vengano riconosciuti. Paradossale ma vero: non vogliono che altri cittadini e cittadine abbiano gli stessi diritti che hanno loro.
“A differenza del 17 Maggio, questa volta abbiamo deciso di ignorarli” ci dice Barbara Tetti, presidente del MOS “Fa veramente tristezza che qualcuno possa manifestare pubblicamente contro i diritti degli altri. Più che egoismo mi sembra frustrazione di chi non è contento della propria vita. Le persone felici non odiano, lo fanno solo quelle infelici e sole”. Sulla ridotta partecipazione risponde “probabilmente qualcuno sta aprendo gli occhi e si rende conto che estendere una legge esistente non introduce alcun nuovo reato (Decreto Mancino ndr) e che riconoscere le Unioni Civili nulla toglie alla famiglia che loro vorrebbero tanto difendere. Le famiglie sono in crisi perchè non hanno i soldi per campare, non certo perchè gay e lesbiche si amano”. E l’ideologia gender? Barbara Tetti ride e alza gli occhi al cielo “Non so che cosa significa, chiedilo a chi l’ha inventata”
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